
di Stefania De Francesco (ANSA) - ROMA, 24 APR - I primi tre mesi del 2025 segnano un calo dei risultati operativi rispetto allo stesso periodo del 2024 per Eni che, vedendo all'orizzonte "rischi macroeconomici e incertezze sui dazi", taglia di due miliardi gli investimenti di quest'anno. Tuttavia i risultati sono migliori dell'ultimo trimestre 2024 (in un contesto molto simile) ed anche rispetto alle stime degli analisti. Così il Gruppo, forte della propria strategia, conferma aumento del dividendo e avvio del buyback.
Il numero uno del gruppo energetico, Claudio Descalzi, rivendica "solidi risultati" e "straordinari successi esplorativi che aprono nuove opportunità di mercato e di ritorni". Fra i successi c'è la chiusura finanziaria del progetto 'Liverpool Bay Ccs' di cattura e stoccaggio di carbonio in Inghilterra dagli impianti nel polo industriale 'HyNet North West' di Liverpool e Manchester annunciata oggi insieme con il governo britannico nel vertice di due giorni sulla sicurezza energetica a Londra. Il Regno Unito ha stanziato 21,7 miliardi di sterline per i primi due cluster Ccs del paese, tra i quali HyNet, nell'arco di 25 anni. Sarà salvaguardata l'occupazione esistente e saranno creati migliaia di nuovi posti di lavoro portando la Gran Bretagna a diventare una "superpotenza dell'energia pulita" ha detto il Segretario di Stato per la Sicurezza Energetica e Net Zero, Ed Miliband.
"Posso darvi altre buone notizie questo pomeriggio: oggi abbiamo concluso un accordo con Eni che prevede l'assegnazione di 2 miliardi di sterline in contratti sull'intera la catena di fornitura per progetto di CCS Hynet, creando inoltre 2.000 posti di lavoro nel Galles del Nord e nel Nord Ovest. Voglio ringraziare tutti coloro che sono qui oggi e che contribuiscono a questa storia di successo", ha detto nel corso del "Summit on the Future of Energy Security" co-organizzato dal Governo UK e dalla International Energy Agency (IEA) il primo ministro UK, Keir Starmer.
Eni ha confermato anche la scoperta ad olio nell'offshore della Namibia con "buone proprietà petrofisiche". Tornando ai conti, l'utile netto adjusted (rettificato) è stato di 1,41 miliardi di euro (-11%), l'utile netto 1,17 miliardi (-3%) e l'utile operativo proforma adjusted 3,68 miliardi (-11%) ma l'ad Descalzi assicura che "siamo ben posizionati per attraversare l'attuale congiuntura" e "in grado di ottimizzare i nostri piani di spesa e la gestione della cassa". Confermato l'incremento del 5% del dividendo per l'esercizio 2025 a 1,05 euro per azione e l'avvio del riacquisto di azioni da 1,5 miliardi che dovranno essere approvati dall'assemblea degli azionisti, il 14 maggio prossimo. (ANSA).
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