
(ANSA) - ROMA, 26 MAG - Sette italiani su 10 respingono l'idea di riforma della caccia che prende forma dalla bozza di disegno di legge del ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida. È uno dei dati che emergono dal sondaggio effettuato da Swg per conto della Lipu dal titolo Rapporto degli italiani con la biodiversità e l'avifauna, presentato sabato all'assemblea del Soci della Lipu.
Il quesito sulla caccia, aggiuntivo rispetto ad altri che compongono il sondaggio, è stato posto il 21 maggio con metodologia Cawi, su un campione di 1200 soggetti maggiorenni e rappresentante della popolazione reale di riferimento. Il 69% degli intervistati si dichiara d'accordo o molto d'accordo che l'unica riforma possibile della normativa in oggetto sia a favore dell'aumento delle tutele per la natura, contro lo 0,9% che dissente. Ancora, soltanto l'1,4% degli italiani ritiene che la legge attuale preveda troppe limitazioni per i cacciatori, giustificandone una riforma in senso filovenatorio.
"I dati del sondaggio - afferma il presidente della Lipu, Alessandro Polinori - dicono un risultato di 70 a 1 a favore delle tutele per la natura e fanno capire l'umore degli italiani su questa materia. La caccia è una pratica ormai scomparsa dalla cultura diffusa delle persone, che con il tempo hanno maturato una conoscenza e un rispetto della natura molto forti. Il divario tra pro natura e filo caccia è peraltro destinato a crescere man mano che il progetto di riforma del Governo dovesse effettivamente andare avanti. Per questo - conclude il presidente della Lipu - stiamo per trasmettere i dati del sondaggio alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e ai ministri Lollobrigida e Pichetto Fratin, affinché possano farsi un'idea più chiara di cosa pensi già oggi il Paese e trarne le conseguenze. E intanto continueremo e rafforzeremo l'azione con il coordinamento delle associazioni ambientaliste e animaliste, per impedire che questa pessima iniziativa diventi realtà".
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