Ambiente e Energia
Martedì 18 Novembre 2025
Wwf, Italia responsabile del 10% deforestazione in Amazzonia
(ANSA) - BELEM, 18 NOV - L'Italia è tra i principali responsabili della deforestazione in Amazzonia, secondo un rapporto di WWF, Trase, Chalmers University of Technology e Stockholm Environment Institute, presentato alla Cop30 di Belem.
Per soddisfare i consumi italiani, ogni anno rasi al suolo 4.000 ettari di foresta (circa 5000 campi da calcio), pari al 10% della deforestazione incorporata totale annua, si legge in una nota.
Il rapporto è, secondo gli autori, la prima analisi transfrontaliera che esamina l'andamento complessivo della deforestazione amazzonica e il suo legame diretto con le diverse filiere agricole.
Tra il 2018 e il 2022, il 36% della deforestazione globale è avvenuta in Amazzonia, dove sono stati distrutti 8,6 milioni di ettari di foresta (un'area più grande dell'Austria). Il 78% della superficie deforestata è dovuta all'espansione degli allevamenti bovini. Al secondo posto la coltivazione di soia (4,6%).
Secondo WWF Italia, è "cruciale che l'Unione Europea non rinvii né indebolisca le misure previste per contrastare la deforestazione" la normativa Eudr. ""Ogni tentativo di rinvio o annacquamento dell'EUDR minerebbe la credibilità europea. È il momento di dimostrare leadership, non di arretrare", dichiara il responsabile ufficio foreste del Wwf Italia, Edoardo Nevola. Un ritardo di un anno nell'entrata in vigore del Regolamento comporterebbe l'abbattimento di circa 50 milioni di alberi nel mondo ed emissioni pari a 16.8 milioni di tonnellate di gas serra (ovvero quelle emesse in tre anni da Londra e New York insieme). (ANSA).
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