In fuga dall’Ucraina con i propri animali: immagine di una guerra davvero vicina

Vedere i profughi ucraini fuggire dal loro paese con i propri amici a quattro zampe è forse l’immagine che più ci fa capire quanto sia vicina la guerra, che questa volta ha colpito un popolo «come noi», e forse fa ancora più male perché mai come stavolta è facile immedesimarsi in quel terribile scenario.

Inizio questo articolo con una doverosa premessa. Sono un educatore cinofilo, è vero, ma anche (e soprattutto) padre di tre figli, e «padrone» di un cane e un gatto. Già, «padrone», perché ancora tali ci definiamo nei confronti dei nostri pet. Io stesso nel corso degli anni in questa rubrica al massimo ho edulcorato il concetto con il termine «padroncino», ma sempre di questo si trattava.

A farci riconsiderare il concetto sono le tante foto che ci giungono dall’Ucraina ritraenti famiglie in fuga insieme ai loro animali domestici. Immagini che certificano che non siamo più i loro padroni padroni, sono semplicemente diventati membri a tutti gli effetti delle nostre famiglie, e come tali seguono i nostri destini, nel bene e nel male.

Vedere i profughi ucraini fuggire dal loro paese con i propri amici a quattro zampe è forse l’immagine che più ci fa capire quanto sia vicina la guerra, che questa volta ha colpito un popolo «come noi», e forse fa ancora più male perché mai come stavolta è facile immedesimarsi in quel terribile scenario.

Ogni guerra è orrenda ed esecrabile ma fino a poche settimane fa eravamo abituati a vederle lontane, appartenenti ad un mondo completamente diverso dal nostro. Tutto è cambiato, ora, anche grazie a queste immagini, stiamo capendo che potrebbe accadere anche a noi. Ed è un pugno nello stomaco.

*Dog trainer, educatore cinofilo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA