Bertolaso, ora non è più il tempo di errori
«Alla Lombardia do 4- in informatica»

Guido Bertolaso, consulente della Regione: «Le nostre performance non sono inferiori ad altre realtà». «Per giugno tutti vaccinati. Si può fare meglio e lo faremo, ma quando vedo un over 80 che deve fare chilometri...»

Vediamo di non basarci sempre sugli episodi, che ovviamente ci sono stati e danno fastidio. Anche dal punto di vista della comunicazione e di tutto il resto». Guido Bertolaso, consulente per la campagna vaccinale della Regione Lombardia, un tentativo di buttare acqua sul fuoco lo fa anche: «Ci sono state delle chiare debolezze sul sistema informatico».

Beh, è stata letteralmente decapitata Aria.

«Va bene, ma cerchiamo di guardare il bicchiere mezzo pieno».

A trovare il bicchiere...

«Come no? Stiamo facendo un lavoro straordinario. Io ho qui davanti a me il messaggio del generale Figliuolo che evidenzia come “nonostante i problemi di carattere informatico che avete avuto state facendo dei numeri molto importanti”. E alla fine è quello che conta, no?».

Le ricordo però che è stato lei a dare il via alle danze con Aria, li ha bacchettati più e più volte.

«Non nego di averlo fatto né sono soddisfatto di come hanno lavorato. Contesto però il fatto di prendere alcuni episodi per fare di tutta l’erba un fascio e poi dire che in Lombardia le cose non funzionano».

Beh, non funzionano.

«Non è vero. Guardi i numeri e vedrà che le nostre performance non sono inferiori a quelle di altre regioni: abbiamo quasi finito le dosi di Pfizer, facciamo qualcosa come 32-33 mila vaccinazioni al giorno e siamo i soli ad avere superato quota 1 milione. Abbondantemente. Certo, si può fare meglio e lo faremo. Poi si può anche dire che le cose non funzionano...».

Non funzionano perché ci sono i nostri anziani che devono farsi 100 chilometri ad andare e tornare per vaccinarsi quando magari hanno una struttura a poca distanza da casa...

«Su questo sono assolutamente d’accordo, condivido in pieno e stiamo lavorando per risolvere queste situazioni. Non sono un esperto d’informatica, cerco di trovare delle soluzioni alla campagna vaccinale per renderla veloce ed efficace: ora passiamo a collaborare con Poste Italiane e vedrete che il quadro migliorerà. Poi le cose sono successe, è innegabile: sappiamo che ogni giorno ci sono cose che non funzionano, ma grazie a medici e infermieri le risolviamo. Certo, mi dà molto fastidio quando vedo un over 80 che deve fare chilometri e chilometri...».

E come ne usciamo?

«Adesso una volta inviato l’sms di convocazione ci sarà anche una telefonata dal nostro call center per assicurarsi che la destinazione sia corretta».

Ma lei pensava di trovare così tanti problemi?

«Bella domanda... Diciamo che ci sono abituato».

Ok, ma nei Paesi non sviluppati o in zone di guerra: qui siamo in Lombardia.

«E perché qui non siamo in guerra? Non mi pare che, a parte Usa e Gran Bretagna che hanno fabbriche di vaccini, gli altri Paesi se la stiano cavando meglio».

Siete davvero convinti che con le Poste cambierà tutto?

«Ho visto che in altre regioni, comunque molto più facili della Lombardia, hanno fatto un buon lavoro. Sono all’opera da una quindicina di giorni con noi per preparare una piattaforma ad hoc: mi sembrano competenti, ben organizzati e a fine mese dovremmo finalmente passare con loro».

Non le sembra che ci sia parecchia tensione politica intorno al suo ruolo da battitore libero?

«Io sono un medico, essere qui per vaccinare i lombardi per me è un grande privilegio. La politica non mi appartiene, è un mondo nel quale non mi sono mai trovato. Sono un tecnico, mi piace fare il mio mestiere. E non mi occupo di informatica, non ci capisco assolutamente nulla».

Ma questi vaccini arrivano? Che indicazioni avete?

«Le previsioni per aprile sono buone, magari non ci sarà quell’inondazione prevista ma arriverà subito dopo. L’importante è poter continuare con il programma, tenendo delle scorte minime per poter vaccinare al massimo».

Quindi confermate l’obiettivo di vaccinare tutti i lombardi per giugno?

«Penso di sì, ma vedrete che già ad aprile ci sarà un bel passo avanti: io continuo ad essere ottimista. Poi la macchina sarà meglio organizzata e probabilmente avremo anche un sistema migliore di prenotazioni. Diciamo che stiamo arrivando ad una dimensione ottimale».

Basta con gli errori, finalmente?

«C’è un periodo nel quale si possono fare degli errori poi ce n’è uno nel quale non si devono più fare. Ecco, ora siamo in questo secondo periodo».

E che voto dà alla Lombardia in questa gestione?

«Sette e mezzo».

Vabbè, facciamo sulla parte informatica?

«Eh, come possiamo dire... Quattro meno».

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