Ex Centro servizi, i tempi per la demolizione si allungano: intanto parte l’iter per la nuova piattaforma ecologica

LA TRASFORMAZIONE. La convenzione arriverà nei Consigli comunali di Azzano e Orio a fine mese, i sindaci: «Tempi tecnici, nessun motivo politico». Sull’area di 130mila metri quadri polo logistico, nuova sede Aprica e Centro raccolta e riuso dei rifiuti.

La convenzione per l’ex Centro Servizi passerà nei Consigli comunali di Azzano e Orio a fine mese. Si è andati per le lunghe, rispetto al via libera nell’Aula di Palafrizzoni, arrivato il 2 ottobre scorso. «Sono i tempi tecnici – assicurano i sindaci dei due paesi, Lucio De Luca e Alessandro Colletta –, non ci sono motivi politici o di contenuto». Fatto sta che, a questo punto, la demolizione dell’ecomostro abbandonato, attesa tra novembre e dicembre, slitta ancora. Del resto l’assessore alla Riqualificazione urbana Francesco Valesini l’aveva previsto che si sarebbe arrivati a fine anno, mentre da parte di Vitali spa - soggetto attuatore del piano di trasformazione insieme ad A2a - comprensibilmente c’era una certa aspettativa per poter partire già a novembre con le operazioni sull’area di 130mila metri quadri che sorge al confine con i tre Comuni. «Noi siamo pronti per cominciare – confermano dalla società –, confidiamo che si possa partire il prima possibile, siamo all’ultimo passaggio».

Centro di raccolta e riuso rifiuti

Nel frattempo però si è fatto un ulteriore passo avanti per una delle funzioni che verrà ospitata nell’area. Oltre a un polo logistico dedicato all’«ultimo miglio» che verrà realizzato da Vitali spa e alla nuova sede di Aprica, che trasferirà qui quelle di via Suardi e via Codussi, su 4.700metri quadri sorgeranno il nuovo Centro di raccolta dei rifiuti (3.700 metri quadri) e il nuovo Centro del riuso (mille metri quadri) del Comune di Bergamo. L’opera, del valore di 3,5 milioni di euro, è finanziata per 2 milioni dal Pnrr e proprio in linea con le scadenze dettate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza dovrà essere realizzato per fine 2025. Il Comune ha affidato l’incarico per il progetto di fattibilità tecnico-amministrativo e la progettazione esecutiva alla società Siau srl di Brescia.

Il tutto in vista della gara per la gestione dei rifiuti urbani che Palafrizzoni dovrà indire tra fine 2023 e inizio 2024, a 29 anni dall’ultima. «Una gara molto complessa che vale 20 milioni all’anno – spiega l’assessore all’Ambiente Stefano Zenoni –. La piattaforma di via Goltara è privata (di A2a, ndr), quindi il Comune deve dotarsi di una piattaforma pubblica, che verrà affidata a chi si aggiudicherà la gara, sia che il servizio vada in continuità con Aprica sia che vinca qualcun’altro». Un’infrastruttura necessaria, «anche perché è evidente che via Goltara, con 85mila accessi medi all’anno, è ormai insufficiente», fa notare Zenoni. Il nuovo centro di raccolta e riuso sarà altamente meccanizzato e tecnologizzato, con l’accesso da via Cremasca.

Le altre funzioni

Vitali spa - che demolirà l’ex Centro servizi - realizzerà un centro in grado di soddisfare le esigenze di consegna dell’«ultimo miglio», ovvero il processo di trasferimento di merci alla loro destinazione finale. Le superfici delle funzioni produttive saranno ridotte da 36mila a 15mila metri quadri, dove troveranno spazio anche parcheggi e un insediamento dedicato al terziario hi-tech. La parte a nord, in via Zanica, è invece proprietà di A2a, che qui intende realizzare la nuova sede di Aprica. Dopo una lunga trattativa tra Palafrizzoni e i Comuni di Orio e Azzano, coinvolti in quanto l’accessibilità all’area ricade sui territori dell’hinterland, la convenzione prevede 4 milioni di opere pubbliche per adeguare la viabilità: saranno realizzate due rotatorie per decongestionare la Cremasca e verrà riq

© RIPRODUZIONE RISERVATA