Nei boschi spuntano le palme. E arrivano cimici e farfalle mai osservate prima

L’inchiesta sulla siccità. Gli effetti delle alterazioni climatiche sono visibili sulle Orobie partendo dall’osservazione della flora e della fauna. Cambiano le abitudini degli uccelli migratori, gli anfibi risentono pesantemente del clima caldo e asciutto. Su L’Eco in edicola il 26 marzo due pagine di approfondimento.

Cimici e farfalle mai osservate prima, boschi che si trasformano, animali che perdono i loro riferimenti e devono modificare il proprio ciclo vitale. Gli effetti delle alterazioni climatiche, e in particolare della riduzione delle precipitazioni e del riscaldamento, sono visibili sulle Orobie partendo dall’osservazione della flora e della fauna.

Gli animali escono dal letargo in anticipo, gli uccelli migrano in periodi inconsueti, tutti devono adattarsi a condizioni ambientali diverse rispetto a quelle che hanno finora determinato la loro evoluzione biologica. E si accentua la presenza spontanea di piante che in passato facevano fatica ad attecchire, come la palma del Giappone.

Leggi le due pagine sulla copia digitale de L'Eco di Bergamo del 26 marzo

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