Nuovo stadio, verso un’altra variante
Servirà per sistemare la tribuna Ubi

L’assessore alla Riqualificazione urbana, Francesco Valesini: «In prima battuta si pensava di mantenere la copertura anni ’90, ma credo che la scelta sarà differente per uniformarla a quella delle due curve». Un’eventuale modifica delle gradinate e quindi delle volumetrie comporterebbe la necessità di una variante: «Da parte nostra massima disponibilità al confronto».

«Credo che questa opera sia il riconoscimento della tradizione calcistica e sportiva di una società che non meritava uno stadio come il vecchio comunale». Francesco Valesini, assessore alla Riqualificazione urbana, raccoglie la palla e la rimanda nel campo dell’Atalanta. «Siamo pronti e disponibili a ragionare con loro sulle successive fasi di riqualificazione del Gewiss Stadium». In primis la tribuna di viale Giulio Cesare, ora Ubi: «Servirà probabilmente una variante (ne era servita già una per il parcheggio sotterraneo ndr), e sarà la sesta volta che torneremo in aula sulla questione stadio», spiega alla platea di tifosi nerazzurri dell’Ata, Associazione tifosi atalantini, in un incontro all’oratorio San Paolo moderato da Fabio Gennari.

Poi, a margine della serata, spiega di «essere molto soddisfatto di quanto fatto finora: certo, il cantiere non è ancora finito, ma il risultato è davvero notevole». E lo sguardo è già ai prossimi step: «Le doghe all’esterno della curva sono in fase di collocazione e ora si metterà mano alla piantumazione. Come noto, si sta ragionando sul sistemare la Ubi: in prima battuta si pensava di mantenere la copertura anni ’90, ma credo che la scelta sarà differente per uniformarla a quella delle due curve». Chiaro però che un’eventuale modifica delle gradinate e quindi delle volumetrie porta con sé appunto la necessità di una variante: «Da parte nostra massima disponibilità al confronto».

E sarà ancora più necessaria quando si tratterà di mettere mano alla Sud, «forse l’intervento più importante nel rapporto tra lo stadio e il quartiere». Anche solo per il parcheggio sotterraneo da quasi trecento posti che verrà realizzato sotto piazzale Goisis insieme alla nuova area mercatale. Un cantiere che non si annuncia inferiore ai dieci mesi e che dovrà sicuramente svolgersi in parallelo con il campionato, quello 2021-22 a questo punto: «Servirà un confronto serio con la Figc e il Viminale», è la considerazione di Valesini. Come quello che ha già risolto diversi problemi sulla nuova Nord, in un assetto destinato a fare scuola in termini di regole di sicurezza nella ristrutturazione degli stadi in ambito urbano. Ma del resto questa è una storia di «prime volte»: l’Atalanta è stata la prima società in Italia ad acquistare uno stadio da un’amministrazione pubblica: «Abbiamo fatto da apripista, deciso di tirare una linea col passato e guardare in avanti: un percorso coraggioso con procedure pubbliche che hanno inevitabilmente tempi lunghi. Diciamo che ci siamo sentiti gli occhi addosso».

Ma il risultato, una volta archiviato il lunghissimo iter autorizzativo iniziato nell’autunno 2015 «quando non è che l’Atalanta andasse benissimo», è lì da vedere: «L’Atalanta ha fatto un miracolo edilizio come solo i bergamaschi sanno fare». Con indubbi vantaggi per le casse comunali: «Vero che abbiamo venduto lo stadio a 8,6 milioni, ma tra oneri di urbanizzazione e altre voci il Comune ha incassato quasi 15 milioni, un’operazione virtuosa anche da questo punto di vista» ammette Valesini.

E aspettando la Ubi si metterà mano anche a quei pannelli laterali della Nord che tanto hanno fatto discutere per il colore un po’ inatteso. «Cercheremo di risolvere in fase d’esecuzione i problemi emersi in corso d’opera sulle due facciate», rileva Valesini, decisamente possibilista. «I pannelli verranno tenuti così come sono anche per la loro funzione acustica: il colore va un attimo sistemato, ma credo ci siano le condizioni per farlo». Aspettando l’atto finale dell’intero restyling, con una curiosità tutta da architetto: «Le due americane da curva a curva». Una nuova luce per l’Atalanta e i suoi tifosi.

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