Parcheggio Fara, si parte con i collaudi
Ma serve l’ok di Anac per riprendere

Procedura di collaudo fondamentale per il passaggio di consegne tra la Collini e la subentrante Rota Nodari. L’apertura potrebbe slittare a fine 2021.

I collaudi possono partire. Dureranno poco meno di tre mesi e nel caso di (auspicabile) esito positivo i lavori al parcheggio della Fara potranno ripartire. O meglio, sempre «che» e sempre «se». La palla ora torna difatti nel campo dell’Anac (l’Autorità nazionale anticorruzione) che dovrà dire la sua sul passaggio del cantiere dalla Collini di Trento alla Rota Nodari di Almenno San Salvatore.

Un passaggio sul quale Palafrizzoni stesso ha qualche dubbio, relativo alle modalità dell’assegnazione poco consone (a suo parere) alle previsioni dell’articolo 110 comma 1 del Codice degli appalti, come messo nero su bianco nella corrispondenza con Bergamo Parcheggi, società al 68% di Parcheggi Italia, ramo nazionale del colosso austriaco Best in Parking, e per il restante 32 di Atb. Società controllata da Palafrizzoni medesima: un discreto cortocircuito, insomma.

Tutti i prossimi passaggi

A questo punto il parere di Anac è fondamentale per l’ingresso della Rota Nodari nel cantiere. E se esaminando il testo della risoluzione tra Bergamo Parcheggi e la Collini emerge che entro 85 giorni tutta la procedura, collaudi compresi, si dovrebbe chiudere, non altrettanto certi sembrano i tempi del pronunciamento di Anac. Ancora in attesa, tra le altre cose, degli ultimi documenti del Comune che, a sua volta, era in attesa di quelli del cda di Bergamo Parcheggi.

Morale, se ad inizio anno si ipotizzava una consegna del cantiere all’impresa subentrante (la terza classificata: la seconda, Itinera, ha già da tempo declinato l’invito) per fine aprile, il termine ora è già spostato in avanti di un mese secco. Ma nell’ipotesi più ottimistica, considerato che sono previsti 15 giorni per la redazione del conto finale, più 60 per il certificato di collaudo provvisorio e altri 10 per la consegna alla Rota Nodari. Lunedì è il 2 marzo, i conti sono belli che fatti: tra Pasqua e feste varie si arriva tranquillamente ad inizio giugno. Con un ma colossale sullo sfondo: l’Anac nel frattempo avrà detto la sua ultima parola sulla procedura di passaggio da un’impresa all’altra? Diversamente non si (ri)parte. Nell’attesa pare che la Procura di Bergamo abbia restituito al Comune i fascicoli sequestrati per l’inchiesta aperta nei mesi scorsi.

Un nuovo rinvio alle porte?

Normale che dalle parti di Palafrizzoni (dove le bocche rimangono rigorosamente cucite) si cominci sempre di più a pensare ad un ulteriore slittamento dei tempi d’apertura del parcheggio, da fine estate 2021 a fine 2021. In pratica un anno dopo l’ultima scadenza ufficiale fornita nel corso di un sopralluogo sul cantiere a ottobre 2019, con ancora la Collini all’opera. Nelle ultime settimane l’impresa trentina si è limitata allo smontaggio delle strutture e a preparare le procedure di collaudo.

Una volta subentrata la nuova impresa, nel cantiere serviranno almeno 8 mesi per la realizzazione degli altrettanti piani del parcheggio, più altri 6 per la parte impiantistica, stradale, le rifiniture, la copertura e la realizzazione della passerella di Joao Nunes. Se a questo planning si aggiungono i (minimo) 3 mesi necessari per tutta la fase dei collaudi del parcheggio finito, si capisce bene perché ormai c’è chi guarda a fine 2021 come un traguardo ragionevole per il parcheggio della Fara.

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