Sciopero, a Orio cancellati 79 voli: restano a terra dodicimila viaggiatori

Al Caravaggio Trentanove le tratte in partenza annullate, 40 quelle in arrivo. Lo stato di agitazione dei dipendenti delle low cost ha causato però disagi contenuti: le compagnie avevano avvisato in anticipo.

Banchi vuoti accanto ad altri affollatissimi; qualcuno entra in aerostazione e scopre così che il suo volo non c’è più. E la coda alla biglietteria si allunga. Ma la maggior parte dei circa 7mila passeggeri lasciati a piedi dallo sciopero all’aeroporto di Orio al Serio, al Caravaggio ieri pomeriggio non si è neppure presentato. Trentanove i voli in partenza cancellati, altrettanti quelli in arrivo (su cui avrebbero dovuto volare circa 5mila persone): l’agitazione di quattro ore, dalle 14 alle 18, dei dipendenti delle compagnie aeree low-cost ha creato disagi ai tanti vacanzieri in partenza per le località in villeggiatura; quasi tutti però sono stati avvisati per tempo dalle stesse compagnie e al terminal di Orio la situazione è rimasta tranquilla per tutta la giornata.

Scioperano anche i controllori di volo

Ha pesato di più lo sciopero indetto in contemporanea dai controllori di volo dell’Enav, che ha causato ritardi anche oltre le tre ore. Si chiude così l’ennesima giornata nera per il trasporto aereo che, dopo gli scioperi di fine giugno e con gli scali d’Europa più importanti che non riescono a stare al passo di un traffico tornato ai livelli pre-Covid, sta vivendo una delle estati più calde, non solo dal punto di vista climatico, degli ultimi decenni, nonostante il significativo rimbalzo dopo due anni di restrizioni.

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