Sosta, gli stalli blu e gialli aumentati del 20% in 7 anni

VIABILITÀ. Quelli a pagamento cresciuti del 21,3%, quelli per i residenti del 19,57%. Zenoni: «Nel complesso offerta aumentata e incentivi alla mobilità alternativa».

Meno bianco, sempre più blu e giallo. Nella mappa della sosta cittadina i colori cambiano e la trasformazione si traduce in una strategia ben precisa. Disincentivare l’uso dell’auto nelle zone più centrali con spazi dove parcheggiare esclusivamente a pagamento, eliminando al contempo, nelle aree immediatamente adiacenti, gli stalli liberi a favore di quelli destinati ai residenti. È quanto l’amministrazione ha portato avanti negli ultimi 7 anni e i numeri sono lì a dimostrarlo. Il bilancio dell’ultimo mandato è chiaro: le strisce blu sono passate da 2.269 a 2.883 con un aumento del 21,30%, quelle gialle hanno avuto un andamento simile (da 1.932 a 2.402 con una crescita del 19,57%), mentre gli stalli bianchi sono diminuiti dell’1,54%: da 21.628 a 21.301. E se soprattutto quest’ultimo taglio nei quartieri di Santa Lucia, Carnovali e Malpensata ha sollevato parecchi mugugni, l’invito dell’assessore alla Mobilità Stefano Zenoni è quello di allargare l’orizzonte e valutare le politiche attuate negli ultimi anni nel loro complesso: «Innanzitutto - spiega - va sottolineato come l’offerta complessiva della sosta non sia stata stravolta, anzi siamo passati da 35.592 stalli a 34.681, con una percentuale dei posti blu che sul totale pesa poco più dell’1%».

L’area a pagamento

Un’offerta sostanzialmente stabile dunque, dove però si consolida quell’area esclusivamente a pagamento che abbraccia un’orizzonte di circa un chilometro, un chilometro e 200 metri da Porta Nuova. Attorno a questa l’amministrazione è intervenuta nei quartieri fino a pochi anni fa utilizzati dai pendolari come zone di attestamento eliminando appunto gli stalli bianchi a favore di quelli per i residenti e di quelli utilizzabili col parcometro. C’è poi una fascia semiperiferica dove è stata considerevolmente estesa la zona disco (quasi il 20%), escludendo però dall’obbligo i residenti: da Valtesse al Villaggio degli Sposi, soprattutto per la vicinanza all’ospedale. Infine c’è la terza fascia senza alcuna regolamentazione che corrisponde alle aree più distanti dal centro. In sedicesimo ciò che sta avvenendo in tutte le grandi e medie città con modalità diverse e, magari più stringenti, ma analoghe proprio con l’obiettivo di convincere i cittadini a lasciare l’auto in garage o comunque in periferia e privilegiare i mezzi pubblici.

Sosta, incassi vicini al 2019

Com’è andata a Bergamo? «Restando alla misura più discussa e cioè quella dell’eliminazione degli stalli bianchi nelle zone semi centrali - aggiunge Zenoni -, i vantaggi non sono mancati. Perché da un lato abbiamo garantito a quartieri assediati dai pendolari una maggiore tutela e più rotazione nei parcheggi a vantaggio anche dei commercianti: a differenza del centro dove il tasso di occupazione delle strisce blu è vicino al 100%, qui registriamo ovviamente livelli inferiori, tra il 60-70%, ma la validità dell’operazione resta; dall’altro siamo riusciti a recuperare più risorse da investire in mobilità sostenibile. Difficile fare un raffronto che abbia delle basi solide perché in questi anni, di mezzo, c’è stato il lockdown che ha per un lungo periodo scombinato il trasporto pubblico. Ciò che si può dire con certezza però, è che quest’anno, per la prima volta dopo il Covid, gli incassi di Atb relativi alla sosta si avvicineranno a quelli del 2019. Si parla di circa 4 milioni di euro, ovvero ciò che a grandi linee il Comune destina alla Teb e al trasporto su gomma. E questo inevitabilmente ha avuto e avrà dei riflessi positivi sulla sua qualità e sulla quota di cittadini che utilizzano il Tpl». Detto altrimenti: più parcheggi blu, più incassi, più risorse da investire in alternative sostenibili.

Il futuro

Al netto del fatto che la Giunta Gori è ormai in dirittura d’arrivo e difficilmente verranno prese decisioni dirompenti sul tema sosta, qualche novità i prossimi mesi la riserveranno comunque. In particolare l’amministrazione proseguirà nell’estensione della zona disco (escludendo i residenti) nei quartieri meno centrali come sta avvenendo allo stadio e in Borgo Santa Caterina.

«È un provvedimento soft - conclude l’assessore Stefano Zenoni - che garantisce comunque una maggiore disponibilità di stalli anche a beneficio del commercio». Nessun nuovo stallo blu all’orizzonte invece. Anche se qualche zona vicina al centro ancora senza regolamentazione c’è - come le vie attorno alla Questura ad esempio -, la Giunta non ha alcuna intenzione di mettervi mano ora. Se ne riparlerà, sempre che se ne riparli, dopo le amministrative del 2024.

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