Al Polaresco Arrigoni e Carriero: quando il jazz incrocia la poesia

MUSICA. La cantante e il batterista si esibiranno l’8 maggio per il quinto appuntamento della rassegna Polasound jazz. Una collaborazione artistica che lavora sul confine tra parola e suono.

Quinto appuntamento con gli scenari più avventurosi della musica d’improvvisazione contemporanea quello allestito l’8 maggio dalla rassegna «Polasound jazz». E a tener banco allo Spazio Polaresco di Longuelo saranno, dalle 21 (ingresso libero), la cantante Beatrice Arrigoni e il batterista Fabrizio Carriero. Bergamasca lei, milanese lui, hanno battezzato la loro collaborazione artistica sin dal 2015 sulla scia di una visione coerente e rigorosa dell’incontro tra poesia e musica.

Il confine tra parola e suono

Del 2021 è l’album «Nel canto presente», pubblicato dall’etichetta Honolulu, lavoro che è stato preceduto da «My River runs to thee», del 2018, dedicato alle liriche di Emily Dickinson. Ai versi in inglese della celebre poetessa americana si sono ora sostituite le liriche in italiano di poeti contemporanei quali Milo De Angelis, Mario Benedetti, Silvia Bre, Paola Loreto, Giuseppe Goffredo, Liliana Zinetti, Bruno Lugano, oltre alla stessa Beatrice Arrigoni. E la ricerca raffinata di questi due musicisti insegue l’incontro tra estetiche complesse e non ordinarie, lavorando sul labile e sottile confine tra parola e suono. Una tavolozza espressiva sperimentale che si avvale anche dell’elettronica e delle percussioni.

Improvvisazione e ricerca

Arrigoni e Carriero hanno condiviso gli anni della formazione studiando jazz alla Scuola Civica di Milano e al Conservatorio di Milano. Altra figura che ha caratterizzato il loro approccio all’improvvisazione è stata quella di Stefano Battaglia, pianista e compositore orientato ad una visione della creazione estemporanea in musica che, pur alimentata dalla lezione del jazz, si emancipa dal rispetto dei tratti idiomatici della musica afroamericana. Carriero è leader di un progetto originale, «Tendha» mentre Arrigoni è membro di diversi progetti a confine tra jazz contemporaneo, musica improvvisata e musica contemporanea. L’anno passato è stata selezionata dall’Ircam, il prestigioso centro di ricerca musicale parigino, con sede al Centre Pompidou, per partecipare ad un workshop su improvvisazione vocale ed elettronica. Nel 2022 il duo ha partecipato al festival di musica contemporanea «Cantiere Internazionale d’arte di Montepulciano» . La rassegna Polasound è curata da Filippo Sala e Marco Pasinetti, musicisti molto attivi sulla scena locale, e non solo.

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