Alla scoperta dei gladiatori: al via la mostra al Museo archeologico

LA MOSTRA. Dal 12 dicembre, al Museo archeologico una mostra per raccontare alcuni aspetti poco conosciuti dell’arte gladiatoria di età romana

Se non tutti conoscono il Murmillo, sicuramente nessuno sa però che prima di Caligola esistevano ben tre armature mirmilloniche, anzi di più. E quanti i tipi di Thraex? Non uno solo, come si crede. Dal 12 dicembre al 7 gennaio, nella prestigiosa sede del Museo archeologico di Bergamo in piazza della Cittadella di Città Alta, sarà visitabile una piccola ma esaustiva mostra sul mondo dei gladiatori. Curatore dell’evento è il Presidente di Ars Dimicandi, Dario Battaglia, in collaborazione con la Direzione del Museo e col patrocinio dell’assessorato alla Cultura del Comune di Bergamo.

«È sempre molto apprezzabile quando associazioni private del territorio si adoperano per dialogare in modo fruttuoso con il patrimonio pubblico. L’associazione Ars Dimicandi, nata a Bergamo 30 anni fa e molto attiva anche a livello anche internazionale, ha proposto al nostro

Museo Archeologico una mostra sull’arte gladiatoria. Il tema è, tra quelli che costellano la storia degli antichi romani, certamente tra i più apprezzati dal pubblico, che mostra sempre interesse e curiosità nei confronti di gladiatori e in generale della storia antica del nostro Paese. L’Assessorato alla Cultura ha sostenuto l’esposizione, perché crede nella collaborazione dei privati che si impegnano a promuovere le istituzioni culturali pubbliche, contribuendo alla valorizzazione del nostro patrimonio storico e artistico» dichiara l’Assessora alla Cultura Nadia Ghisalberti.

La mostra esporrà sei ricostruzioni al vero di armature degli antichi gladiatori, abbinate a riproduzioni di affreschi, mosaici e citazioni letterarie, che svelano le origini del fenomeno e la sua funzione rituale legata ai funerali e a un sacrificio «non mortale» di sangue. Grazie alle fonti è possibile definire con chiarezza la denominazione di alcune categorie gladiatorie e ricostruirne l’armatura e i movimenti, oltre alle «regole del gioco». Solo in questo modo è possibile andare oltre credenze erronee sull’attività gladiatoria, che si tramandano nel tempo senza basi di carattere storico-scientifico.

Durante tutte le festività natalizie, con gli orari del Museo e il costo del biglietto ordinario, con cui è possibile visitare anche l’adiacente Museo di Scienze naturali, bambini, giovani e adulti potranno quindi scoprire alcuni dei segreti dalla gladiatura antica. Per la direttrice Stefania Casini «il nuovo allestimento del Museo non ha grandi spazi per accogliere esposizioni temporanee, ma l’introduzione di questa piccola ma importante mostra è resa possibile dal tipo di reperti esposti ed è un’occasione importante per tornare una volta di più al Museo per seguire le nostre proposte culturali».

«Ci auguriamo sia l’inizio di una lunga collaborazione col Museo affinché, anno dopo anno, si possano esplorare gli innumerevoli temi legati all’universo gladiatorio. D’altronde questo fu uno dei fenomeni più coinvolgenti, misteriosi e controversi che attraversò la Civiltà Romana» racconta il presidente Dario Battaglia.

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