«Anna dei miracoli» in scena a Lovere

Lo spettacolo Il 30 aprile e il primo maggio al Teatro Crystal la storia vera della sordocieca Helen che imparò a parlare e leggere grazie alla sua insegnante.

Ultimo appuntamento il 30 aprile e il primo maggio con la stagione teatrale del Crystal a Lovere: sul palco saliranno Mascia Musy insieme a Fabrizio Coniglio, Anna Mallamaci e Laura Nardi per interpretare l’opera dell’americano William Gibson diretta dalla regista Emanuela Giordano. Prodotto dal Teatro Franco Parenti per la Lega del Filo d’Oro, lo spettacolo «Anna dei miracoli» racconta la storia vera della sordocieca Helen Keller che imparò a parlare, leggere, studiare e avere una vita autonoma grazie all’intervento della sua insegnante Anne Sullivan.

Il figlio «diverso»

Lo spettacolo, con uno sguardo contemporaneo, getta luce su cosa succede quando in una famiglia arriva il figlio «diverso», quello che si pensa possa nascere solo in casa d’altri. Cosa accade ad un padre ed una madre che non riescono a comunicare con il loro stesso figlio? La pietà e la rabbia, la speranza e il senso di sconfitta e di inadeguatezza, l’amore e l’odio sono i sentimenti contrastanti che albergano nei cuori dei genitori della bambina. E lei, Helen, cosa percepisce di quello che ha intorno? Davanti alla rassegnazione dei genitori che non sanno come comportarsi con la loro bambina, proprio nel momento in cui pensano di non avere altra scelta che portare la figlia in un istituto, arriva nella loro casa Anna con una storia di semi cecità e di abbandono alle spalle che riuscirà ad insegnare ad Helen ad esprimersi e ai suoi genitori a comunicare con lei.

Helen Keller, vissuta negli Stati Uniti tra la fine dell’800 e gli anni ’60 del ‘900, divenne sordocieca a poco meno di 2 anni, probabilmente in seguito a meningite, e riuscì ad imparare a comunicare, leggere, studiare e avere una vita autonoma grazie ad Anne Sullivan, anche lei parzialmente non vedente che, con pazienza, dedizione e autorevolezza, insegnò alla bambina a comunicare con la lingua dei segni tattile. Helen Keller, poi nel 1904, si laureò con lode e come avvocato si impegnò in molte cause per i diritti delle persone con disabilità e in cause progressiste. Scrisse un libro autobiografico, «Storia della mia vita», tradotto in 50 lingue, il primo di altri undici libri e numerosi articoli che la resero un’autrice famosa in tutto il mondo.

La protagonista Mascia Musy: è la storia di un amore grandissimo, forse il più grande. Lo spettacolo ci racconta di un amore universale e straordinario

«Ho a cuore questo spettacolo – spiega la protagonista Mascia Musy – perché è la storia di un amore grandissimo, forse il più grande. Non ci racconta di un amore fra maschio e femmina, neppure di quello immenso e folle fra Romeo e Giulietta, e neppure di quello genetico e assoluto come quello fra un genitore e un figlio, o come quello fraterno. L’amore di questa storia è quell’amore universale e straordinario di chi si prende cura del più debole semplicemente perché è “diverso” e proprio per questo ha bisogno di aiuto e di amore più di chiunque altro». Appuntamento al Crystal di Lovere il 30 aprile alle 20,45 e il primo maggio alle 16. Informazioni sul sito del teatro.

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