«Appassionato e testardo»: si alza il sipario sul giovane Malìa

TALENT. Mattia Gattoni – in arte Malìa – è il cantante bergamasco entrato ad «Amici» dopo il successo del suo brano «Maiorca». Il padre: sta facendo ciò che ama, la scrittura è il suo punto di forza.

Malìa, nome d’arte di Mattia Gattoni, è un giovane bergamasco che si sta conquistando un posto al sole nella scuola più seguita d’Italia, quella di «Amici». Il suo sogno di fare musica ha preso corpo grazie al riscontro che il brano da lui composto, «Maiorca», ha avuto sui social network, su TikTok in particolare. Dopo che tale inedito ha registrato in breve tempo oltre 2 milioni di ascolti su Spotify, il ragazzo è passato dall’essere uno sconosciuto a nuovo concorrente nell’edizione 2023-2024 del programma di Maria De Filippi. Fin dal nome d’arte ambiguo, Malìa gioca talvolta al bad boy e rapper di strada, ma la verità è che si è rivelato maturo e dal carisma intelligente. Basta ascoltare il suo discorso diventato virale, rivolto a un «collega» di «Amici», Ayle.

Ex giocatore di volley

Di pregresso, su Internet, di lui si trova ben poco. Si sa che ha frequentato il Liceo Scientifico Einaudi di Dalmine, che la sua ex fidanzata (quella i cui vocali sono l’intro della canzone) si chiama Giulia, che la mamma è maestra elementare e che in famiglia possiedono un’azienda agricola. Che sia alto un metro e 85, figlio unico ed ex giocatore di pallavolo sono invece particolari più o meno inediti messi insieme grazie a una chiacchierata avuta con suo padre, persona a dir poco riservata ma gentilissima e che non si è sottratta a curiosità da fan-zone, come l’esatta età del figlio. «Mattia compirà 22 anni il prossimo 12 maggio».

Cinema e scuola

Domandando abbiamo scoperto anche che ama guardare film in lingua originale e trova in loro ispirazione per le canzoni. Da sfatare invece l’interruzione degli studi (in aperta polemica con la Dad) che gli viene attribuita in rete. «C’è stata, ma poi ha recuperato; si è diplomato. Era solo un momento di crisi, un po’ per il periodo del Covid, un po’ sarà stata l’età e poi, subito prima della pandemia, si era lasciato con la fidanzata».

La famosa Giulia. Ma quindi ci ha messo davvero tanto ad elaborare il distacco; la canzone sulla loro rottura è di pochi mesi fa.

«Eh sì, sono i primi amori. Poi lui ci ha sempre tenuto a raccontarlo proprio per aiutare altri ragazzi in situazioni simili».

In attesa che, come ci auguriamo, l’avventura di Malìa prosegua nell’ambito Serale della scuola di «Amici», cosa pensa della strada che ha percorso fino a qui?

«Piano piano mio figlio sta riuscendo a fare quello che ama e ne sono felice. È sempre stato uno molto capace e testardo. Ha imparato da solo a fare musica; quanto alla scrittura dei testi, aveva voti molto alti in italiano; la scrittura è il suo punto di forza e anche quando canta delle cover le personalizza. La passione per queste cose l’ha da anni, ma quel che è accaduto è stato repentino».

Da quanto non lo vedete?

«Da Natale, da quando cioè come alunni hanno avuto un permesso di due giorni. Poi ci chiama durante la mezz’oretta in cui hanno a disposizione il telefono. Sono in una specie di collegio».

In tv ha pianto per un dolore mai sepolto, quello del bullismo. Conosceva il senso di inadeguatezza e di profonda solitudine di Mattia?

«Ricordo che quando era ancora alle medie aveva avuto un po’ di problemi con i compagni; ma è sempre stato un ragazzo che arrivava a risolvere da solo le sue cose, senza l’intervento dei genitori. Naturalmente noi eravamo lì, vigili, a seguire che tutto andasse a buon fine. Per il resto, gli è sempre piaciuto parlare con le persone; ha un bel gruppo di amici, un po’ rimasti dal liceo e un po’ dalla pallavolo».

Suo figlio ha una vera simbiosi con la natura. La prima ad ascoltare il brano della svolta è stata una vacca (il video è esilarante e dolcissimo).

«Sì, è una vacca da latte di quelle molto affettuose, che lo segue per farsi fare le carezze. Lui si è innamorato di questa bestia. Poi, certo, ha anche il suo cane (Jah, un pastore bernese), preso un paio d’anni fa».

Ventun anni sono pochi. Pensa che «Amici», o in generale la notorietà, possa incidere sulla personalità di Mattia?

«Non credo, ha basi solide; è uno che tiene ancora tanto alla famiglia, ci chiama appena possibile. Non ce lo vedo a montarsi la testa; sa da dove viene e dice sempre che è figlio di agricoltori, mentre magari altri proverebbero una qualche vergogna. Comunque vada, la voglia di proseguire a scrivere canzoni gli resterà e cercherà la strada giusta per continuare a farlo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA