Avis organizza la «settimana della donazione» tra Bergamo e Brescia

L’INIZIATIVA. Dal 16 al 24 settembre una ricca rassegna di eventi per parlare di donazione.

Dal 16 al 24 settembre le città di Bergamo e Brescia, capitali italiane della cultura 2023, ospiteranno la prima «Donor Week» di Avis. Una settimana di eventi – promossa dalle sedi Nazionale, Regionale Lombardia, Provinciali e Comunali di Bergamo e Brescia – all’insegna dell’arte, del sapere, della musica, della gastronomia, per parlare di donazione di sangue e plasma attraverso linguaggi insoliti e innovativi.

Si comincia con due mostre open air, la cui inaugurazione si terrà sabato 16 a Bergamo (Viale Papa Giovanni XXIII) e lunedì 18 a Brescia (in Piazza Tebaldo Brusato), che ripercorrono la storia di AVIS, dal 1927 a oggi, attraverso i manifesti delle sue più celebri campagne di sensibilizzazione. Una terza esposizione, aperta al pubblico dal 17 settembre nei locali di Avis Provinciale Brescia, racconterà con estrema sensibilità le storie di vita di tante donne che convivono con la patologia del tumore ovarico, sottolineando la connessione con AVIS e l’importanza del dono.

Le location scelte per le mostre all’aperto faranno, inoltre, da cornice ad alcune suggestive esibizioni di performing art dal forte impatto visivo ed emotivo, che si terranno a Bergamo sabato 16 e a Brescia il 24. Per la prima volta in assoluto saranno, infatti, proposte delle coreografie, originariamente ideate per promuovere la donazione di sangue nelle piazze italiane durante il 2020, e mai messe in scena prima d’ora a causa della pandemia da Covid-19.

La donor week e i Terzo settore

La Donor Week sarà anche l’occasione per approfondire alcuni temi legati al Terzo settore, alla salute e alla medicina, attraverso tre convegni incentrati rispettivamente sulla musicoterapia (sabato 16 alla Domus Magna di Bergamo), l’impiego dell’intelligenza artificiale e la storia della comunicazione sociale in Italia (sabato 23 e domenica 24 al Centro Congressi Paolo VI Brescia).

La corretta alimentazione

Ci sarà spazio anche per la promozione degli stili di vita sani e in particolare dell’alimentazione corretta: sono in programma due show cooking che vedranno la partecipazione degli chef Fabrizio Camer (il 21 allo spazio NXT di Bergamo) e Sergio Nava (il 22 alla Latteria Molloy di Brescia). Protagonista di queste due serate non sarà solo la buona cucina, ma anche la buona musica: giovedì 21 l’evento si aprirà con un aperitivo in diretta nazionale sulla dance station d’Italia, Radio Studio Più, mentre al termine della cena il pubblico rivivrà le magiche atmosfere degli anni Ottanta grazie alla band dei Cuori Infranti & DJ Set Wish Key. Venerdì 22, invece, alla Latteria Molloy si potranno ballare i più grandi successi dance e pop dagli anni Novanta a oggi in un esclusivo evento denominato Donor party.

Innumerevoli iniziative, quindi, che puntano a valorizzare la bellezza del dono nelle sue differenti accezioni, come spiega il Presidente nazionale di Avis, Gianpietro Briola: «fin dalla sua fondazione, nel 1927, la nostra Associazione è promotrice di una cultura della solidarietà che si esprime attraverso piccoli, ma fondamentali gesti come la donazione di sangue e plasma. Ecco perché abbiamo scelto proprio Bergamo e Brescia, capitali italiane della cultura 2023, per lanciare questo nuovo format interamente dedicato alla gioia di condividere e di mettersi a disposizione degli altri».

«Quello del dono è un gesto profondamente radicato nelle culture bergamasca e bresciana e, proprio nell’anno in cui Bergamo e Brescia ne sono la rappresentazione a livello nazionale, è d’obbligo ricordarne l’importanza», afferma Oscar Bianchi, Presidente di Avis Regionale Lombardia. «Ma l’obiettivo di questa prima Donor Week non si riduce solamente alla sensibilizzazione della cittadinanza rispetto alle donazioni di sangue e plasma, attività che la grande famiglia di Avis porta avanti lungo tutto l’arco dell’anno, su più fronti e sotto diverse modalità, ma è configurato soprattutto dal sentirsi parte di una collettività più ampia, dal mettersi a disposizione dell’altro, dalla condivisione di esperienze e la riscoperta di valori comuni. Questa è la nostra cultura».

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