Bozzetto elogia Verdone su Facebook: «Il mio rimpianto è non averti mai incontrato». E la rete si scatena: boom di like e commenti

Migliaia di reactions per il commento scritto dal cartoonist bergamasco Bruno Bozzetto sotto una foto pubblicata dall’attore e regista romano. «Non pensavo di scatenare tutto questo interesse per quel pensiero, è stato un post spontaneo, ho conosciuto il padre di Carlo e apprezzo i suoi film».

«Ho un solo grande rimpianto nella vita. Non essere mai riuscito ad incontrarti e conoscerti». Firmato Bruno Bozzetto. Destinatario del messaggio Carlo Verdone. È bastato un post di poche righe del cartoonist bergamasco sul profilo Facebook dell’attore e regista romano, che annunciava un sopralluogo a Fregene per la serie «Vita da Carlo» e il primo ciak a metà maggio, a scatenare una tempesta di messaggi tutti per Bruno (non chiamatelo Maestro o si arrabbia enormemente). Il post del genio (così si arrabbia di più) dell’animazione ieri sera aveva già collezionato oltre 3300 emoticon di approvazione, fra faccine sorridente, pollici alzati, cuoricini e ben oltre il centinaio di commenti. «Non pensavo di scatenare tutto questo interesse per quel pensiero – dice Bozzetto -. Avevo conosciuto il padre di Verdone a Praga durante un Festival e a qualche premiazione e mi farebbe piacere vedere l’attore di persona. Nel post ho scritto che non ho avuto occasioni per incontrarlo, né per motivi di lavoro, né per eventi. Lo stimo moltissimo e adoro il suo umorismo e la sua sensibilità. Ma soprattutto la sua intelligenza e buon gusto».

Si avverte un certo rammarico nel post, quando lei scrive. «E’ un vero peccato. Sarà nella mia prossima vita…».
«Ma è stato un pensiero spontaneo, buttato giù di getto quando ho visto il post sulla nuova sua nuova serie “Vita da Carlo”».
Le piacerebbe lavorare con Verdone?

«Certo, ma il mio intento non era quello di chiedere un incontro lavorativo, anche se nel messaggio ho scritto: “...se un giorno in qualche tuo film volessi inserire qualche disegno animato... sappi che ci sono. Ho conosciuto e lavorato con Piero Angela proprio grazie ad uno scritto come questo. La vita è strana... chi può dirlo ?”».

Con Angela come andarono le cose?
«Non mi conosceva personalmente, ma in una intervista disse di ammirarmi per le mie opere, i cartoni animati divertenti e intelligenti. Un giorno gli scrissi una lettera in cui gli proposi di fare un film d’animazione ispirato al libro L’uomo e la marionetta. Facemmo una prova, era il periodo in cui Angela stava realizzando Quark ed iniziò così la nostra collaborazione. Il cartone animato, parole di Angela, si dimostrò uno strumento magnifico per spiegare concetti e situazioni altrimenti difficili da illustrare e documentare».

Ma se arrivasse la telefonata di Verdone, cosa gli proporrebbe? Un cameo con il Signor Rossi in carne e ossa?
«Non saprei, non ci ho mai pensato, ma potrebbe essere un’idea».

Quali sono i film di Verdone che le piacciono di più?
«Gli ultimi lungometraggi. Io direi che i suoi film non sono comici, ma tragici o tragicomici. Affronta storie serie che riesce a condire con umorismo e poi con quei personaggi favolosi che crea ogni volta».

Torniamo al Signor Rossi. L’ha già pensionato?
«Assolutamente no. C’è un progetto con la Rai destinato agli adulti, per chi non è un millennials: attraverso una serie di storie, racconto il Signor Rossi, uomo della sua epoca, che si ritrova spaesato nel mondo tecnologico. Una situazione che si presta a declinazioni molto divertenti».

Se il Signor Rossi si presenta maldestro e impacciato con le nuove diavolerie 2.0, non così il suo creatore. Bruno Bozzetto è infatti uno degli ospiti di Connessioni, il Festival della Comunicazione che si terrà a Cuneo dal 16 al 18 aprile. Purtroppo, data l’emergenza sanitaria in corso, l’incontro si svolgerà su Fb e Youtube. Ma sarà comunque un altro successo.

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