Clusone, inaugurate due mostre: al Mat e al Museo della Basilica

Al MAT Museo Arte Tempo «Domenico Carpinoni (1566-1658). Arte, fede, e devozione popolare». La prima monografica dedicata al pittore clusonese e al Museo della Basilica «Magnificat. Il sì di Maria» che racconta della Visitazione attraverso l’arte e le parole del canto di fede, speranza e gioia che Maria, durante l’incontro con Elisabetta, rivolge a Dio.

A vent’anni dalla nascita del MAT Museo Arte Tempo di Clusone la mostra dedicata a Carpinoni, curata da Enrico De Pascale e organizzata dal Comune di Clusone propone la valorizzazione e scoperta di un altro grande protagonista della città. Visitabile fino al 3 maggio 2026 è la prima mostra interamente dedicata all’artista, pittore eccentrico e prolifico, originale interprete della cultura tardo manieristica, influenzato dalla pittura veneziana e dalla tradizione figurativa mitteleuropea diffusa in Italia attraverso le stampe di traduzione. Alle opere in mostra si aggiunge un percorso tra le chiese della città - Basilica Santa Maria Assunta, Chiesa della Beata Vergine del Paradiso, chiesa di San Luigi - dove si possono ammirare altre interessanti opere di Carpinoni. Diverse le iniziative collaterali: domenica la festa per i vent’anni del MAT, seguiranno visite guidate (anche a lume di candela) incontri e approfondimenti su vari temi (museoartetempo.it).

La mostra nel museo della Basilica

Sabato sera, al termine della messa in basilica è stata presentata la mostra proposta dalla Parrocchia nel suo Museo della Basilica (artesacraclusone.it) in occasione del Natale «Magnificat» (fino al 6 gennaio). Un interessante esposizione che racconta della Visitazione e invita a meditare sull’episodio del Vangelo in cui nell’abbraccio tra Elisabetta e Maria si incontrano vecchio e nuovo testamento, promessa e compimento. In mostra opere del Museo e della parrocchia: libri antichi, quadri, la riproduzione del palliotto del Paradiso, i bozzetti del Nanni per il portale del Paradiso, una visitazione del Carpinoni, la riproduzione in 3d della scena della visitazione negli affreschi dei disciplini dove, davanti all’ancora dell’Annunciazione, una grande installazione accoglie il visitatore. È il grembo di luce: un cerchio di sabbia su cui posa un ovale fatto di fili intrecciati nei cui centro si trova una luce. È il grembo di Maria, luogo di accoglienza, mistero, emblema di vita e rinascita in cui la Luce è simbolo del Cristo nascente