Costa-Gavras: «Dittature? Attenti a quelle economiche»

Film Meeting 40 Il regista greco-francese, due volte premio Oscar, è a Bergamo: domenica 27 marzo alle ore 19 incontra il pubblico nella Sala Galmozzi della Biblioteca Caversazzi. E in auditorium, in piazza della Libertà, si proiettano tre film della retrospettiva che gli viene dedicata quest’anno.

È un Constantin Costa-Gavras (classe 1933) in splendida forma quello che si presenta all’incontro con la stampa nel giardino dell’Hotel Petronilla: «Non faccio attività sportiva, non bevo molto, vivo tranquillamente in famiglia», ha detto nel corso dell’intervista (della quale daremo conto ampiamente sul giornale). Durante la quale si è parlato un po’ di tutto: di lui naturalmente, della sua carriera – nato in Grecia, emigrato a Parigi dove ha compiuto gli studi e poi a Hollywood dove, dice, «sono riuscito a lavorare alle mie condizioni» – ma anche dell’attualità, del Premio Oscar che si consegna questa notte, della guerra in Ucraina, delle dittature di ieri e di quelle di oggi (soprattutto di natura economica). Domenica 27 marzo alle ore 19 il regista incontrerà il pubblico nella Sala Galmozzi della Biblioteca Caversazzi (via Tasso, 4).

Si parte con il corto «I falliti»

Ma cosa vediamo domenica 27 marzo a Bergamo Film Meeting? La giornata inizia proprio con alcuni lavori di Costa-Gavras: si parte alle ore 9 all’auditorium di piazza della Libertà con il corto «Les Ratés» («I falliti», 1968) cui fa seguito «Conseil de famille» («Consiglio di famiglia», 1986). Sempre in mattinata (ore 11,15) viene proiettato il grande film di Maurice Pialat «A nos amours» («Ai nostri amori», 1983), presentato nell’ambito della sezione «1983 – L’anno del contatto» dedicata ai film usciti in quell’anno in cui è nato Bergamo Film Meeting, che festeggia appunto il 40° anno di attività.

È del regista bosniaco Danis Tanovic, uno dei due omaggiati dalla sezione «Europe, Now!», il film «L’enfer» che apre, alle ore 14, le proiezioni pomeridiane. A seguire ancora un lavoro di Costa-Gavras: «Un homme de trop» («Il 13° uomo», 1967). Tre invece i film della serata: alle ore 20 il secondo della sezione del Concorso, «Die Saat» («Il seme», 2021) di Mia Maariel Meyer. Racconta la storia di Rainer che si spacca la schiena in un cantiere edile per soddisfare i bisogni della sua famiglia. Sua moglie Nadine aspetta il secondo figlio e insieme hanno appena comprato una casa da ristrutturare. Ma quando Rainer viene retrocesso da capocantiere a operaio, oltre all’umiliazione personale deve fare i conti con la perdita di reddito. Mentre cerca di salvare la situazione, perde di vista la figlia tredicenne Doreen che ha stretto un’amicizia pericolosa con la figlia dei vicini. La pressione sulla piccola famiglia diventa sempre più forte...

Un’animazione del ’68 da non perdere

A seguire, un corto e un mediometraggio della regista belga Patrice Toye: «Le donne vogliono sposarsi» e «L’amante di mamma».

Ci piace segnalare, infine, la proiezione del film di animazione «Putiferio va alla guerra» di Roberto Gavioli, un film che nel 1968 ebbe un enorme successo. A Valle Serena vivono due popoli di formiche in guerra, le rosse e le gialle: tanto efficienti e guerriere le prime, quanto fannullone e disorganizzate le seconde. La piccola Putiferio cercherà in ogni modo di convincere tutti a fare pace, finché dovranno necessariamente unire le forze per affrontare il temibile formichiere. Il film viene presentato lunedì 28 marzo alle ore 9 al Cinema Capitol in via Tasso a Bergamo, nell’ambito di Kino Club, la sezione dedicata ai ragazzi.

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