Due viaggiatori del tempo descrivono la Gandino del ’400

STORIA. Pietro Gelmi e Battista Suardi hanno raccolto in un libro il resoconto di un immaginario viaggio nel passato: mestieri antichi, scorci scomparsi e vita quotidiana. La presentazione il 24 maggio nel Centro Pastorale.

Nell’Auditorium Maconi nel Centro Pastorale di Gandino il 24 maggio alle 20,30 è in programma un affascinante «viaggio nel tempo». Si tratta della presentazione del primo tomo de «Quattro passi a Gandino nel Quattrocento», opera di Pietro Gelmi e Battista Suardi e corredato dai disegni di Patrizia Maffeis e Bepi Rottigni. L’opera (255 pagine - Tipografia Radici Due) raccoglie la cronaca di un ipotetico viaggio di autori e disegnatori nella Gandino del XV secolo. Un secondo libro, con analogo viaggio fra Barzizza, Cazzano, Peia, Leffe e nella Basilica è in programma entro fine anno.

«Fotografie» di un passato mai visto

«Il ricorso alla Macchina del Tempo - spiega Gelmi - è un artificio letterario, adottato per rendere più intrigante il nostro racconto. L’intento mio e di Battista Suardi era di proiettarci a Gandino nella seconda metà del Quattrocento e descrivere tutto quello che avremmo visto, di bello e di brutto. Innanzitutto non era possibile portare con noi le nostre macchine fotografiche perché a quell’epoca ovviamente non esistevano. Chiedemmo quindi a Bepi Rottigni e a Patrizia Maffeis di accompagnarci nel nostro crono-viaggio, per fissare su disegno gli scorci e gli edifici di Gandino, come sarebbero apparsi ai loro occhi sei secoli fa».

Usi e costumi d’altri tempi

La data scelta per andare a ritroso (6 maggio 1476) non è casuale: in quell’anno fu infatti realizzato un dettagliato censimento, disponibile negli archivi, da cui è stato possibile ricavare preziose informazioni. Emergono usi e costumi del tempo, passando dagli antichi mestieri alle arcaiche cure sanitarie, le incerte pratiche d’igiene, i matrimoni, le taverne, senza dimenticare malcostumi clericali e popolari.

Luoghi e costruzioni scomparse

Particolarmente attenta la ricostruzione dei luoghi, con efficaci ricostruzioni realizzate da Rottigni e Maffeis sulla base di riscontri verificati in loco, incrociati con documenti d’archivio spesso inediti. Ci sono per esempio storia ed evoluzione della cinta muraria medievale con le relative porte, una visione particolare dell’attuale piazza del Municipio, oppure uno scorcio dell’area preesistente alla costruzione di Palazzo Giovanelli. Curiosi fotomontaggi alleggeriscono il racconto, fra curiosa aspettativa e romanzo storico. Il libro è disponibile a 10 euro in biblioteca comunale e il negozio Flower Art di via Papa Giovanni XXIII.

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