«Gesù, figlio dell’uomo»: una meditazione teatrale con Ferruccio Filipazzi

Urgnano L’attore, in scena il 7 aprile, indaga i gesti, gli sguardi e i volti dei personaggi raffigurati nelle scene della passione di Cristo.

«Gesù, figlio dell’uomo» è il filo conduttore della meditazione teatrale proposta dalla parrocchia Ss. Nazario e Celso Martiri di Urgnano, con il patrocinio e il contributo del Comune di Urgnano, il 7 aprile alle 20,30. Si tratta dell’ultimo appuntamento del cammino quaresimale iniziato il 10 marzo dal titolo «Ecco l’uomo. E li amò sino alla fine». Un ultimo appuntamento che affida la riflessione sul tema al teatro, con la voce dell’attore Ferruccio Filipazzi a creare uno spettacolo site specific in dialogo con l’arte e la musica. L’ispirazione viene dai testi di Khalil Gibran, e l’azione teatrale è accompagnata da musiche a cura della corale parrocchiale di Urgnano. Il montaggio video è a cura di Gianni Degani.

Lettura iconografica

La meditazione si struttura sulla lettura iconografica dell’opera «Pietà e scene della Passione di Cristo», opera di pregio di pittore veneto e non sufficientemente conosciuta. La tela è custodita nella chiesa parrocchiale di Urgnano e per l’occasione sarà esposta straordinariamente fino a Pasqua. Lo spettacolo indaga, attraverso un delicato lavoro di

immagini e video proiettati su un grande sudario, i gesti, gli sguardi e i volti dei personaggi raffigurati nelle scene della passione di Cristo. L’opera diventa così una scenografia in movimento, fatta di impasto di colore e forza espressiva senza pari.

Unico in scena

Unico attore in scena dello spettacolo è Ferrucio Filipazzi accompagnato dalla corale parrocchiale per creare uno spettacolo di comunità pensato insieme alla comunità di Urgnano. La parola potente, immediata, poetica a raccontare Gesù nella sua dimensione autentica e naturale, modello per ogni uomo. Testimonianze di chi l’ha conosciuto bambino, ragazzo, uomo.

La parola potente, immediata, poetica per raccontare Gesù nella sua dimensione autentica e naturale

Gesù Figlio dell’uomo fu per Gibran la ricerca di una verità personale, emozionale, antidogmatica. Questo atteggiamento può far pensare che il poeta libanese intendesse compiere un’operazione di segno contrario rispetto all’interpretazione «formale». In realtà, nella prospettiva di Gibran, sottolineare in Gesù la dimensione umana non significava ridurne la statura, ma, al contrario, arricchirla e approfondirla. La serata, a ingresso libero e gratuito, si svolge nella Chiesa Parrocchiale di Urgnano (Piazza Libertà). Obbligo di distanziamento e mascherina.

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