Il Druso riparte a suon di rock coi Pretty Boy Floyd e Stef Burns

I concerti. Venerdì 2 settembre sul palco il gruppo californiano. Sabato 3 tocca al chitarrista da tempo collaboratore di Vasco Rossi.

La stagione del «Druso» riparte dal rock. Nel giro di poche settimane sono diversi gruppi e solisti della scena internazionale a calcare il palcoscenico del locale di Ranica. La direzione artistica ha deciso di alzare il tiro delle proposte a dispetto delle difficoltà che interessano il mondo del live, soprattutto quando si esce dal mainstream e dalle scelte ultra commerciali. Venerdì si ricomincia con la performance dei californiani Pretty Boy Floyd, mentre il giorno dopo torna un vecchio amico del «Druso», il chitarrista americano Stef Burns, da tempo collaboratore di Vasco Rossi.

Si continua l’8 settembre con il latin jazz di Horacio «El Negro» Hernandez complice il bassista Pippo Martino e il 10 si passa all’hard blues di Ana Popovic e della sua band. La cantante e chitarrista serba ha festeggiato i vent’anni di carriera e di tournée con l’album «Live For Live», il compendio di una carriera che l’ha vista condividere il palco con artisti del calibro di Buddy Guy, B.B. King, Joe Bonassa, Jeff Beck. Sempre in materia di chitarra, stavolta jazz, il 15 settembre arriva in quel di Ranica Scott Henderson uno stilista senza pecca che nella sua ormai lunga carriera ha suonato con Chick Corea, Joe Zawinul dei Weather Report. Henderson si presenta in trio con Romaine Labaye al basso e Archibald Ligonniere alla batteria, un rodato triangolo premiato nel 2019 dalla rivista «Jazz Times» come miglior solista e gruppo electric jazz-rock.

Per la serie «un colpo al cerchio, un colpo alla botte» si cambia atmosfera e si punta ad altri numeri con la festa anni Ottanta che sabato 17 settembre vede in scena Den Harrow insieme a Riki Cellini, Cuori Infranti e Wish Key. Dance e divertimento, al suono di una stagione spensierata che ha senso ricordare per più d’un motivo.

Il 22 settembre si torna al rock d’autore con un altro amico del «Druso», il cantautore e rocker americano Willie Nile. Newyorkese, amico del Boss e della buonanima di Lou Reed, torna in Italia per presentare l’album «The Day The Earth Stood Style»; al suo fianco il chitarrista spalla Marco Limido, leader storico dei Family Style. Willie appartiene alla genia dei rocker urbani d’America, una famiglia che ha regalato al rock a stelle e strisce una forte tradizione. Per gli appassionati del metal statunitense, inutile dire che l’appuntamento con Geoff Tate è da non perdere. Lui è il cantante dei Queensryche, band dai grandi numeri e dalla nomea internazionale. Dischi venduti a milioni, Tate ha un repertorio vasto, ma dal vivo è probabile che il cantante riproponga i pezzi del suo disco di maggior successo «Operation Mindcrime».

Il settembre rock del «Druso» si conclude il 29 con l’esibizione del chitarrista Rowan Robertson. Il musicista inglese ha dalla sua una grande esperienza e vanta una carriera densa di collaborazioni eccellenti. La sera dopo tocca al tribute band floydiana Floyd Academy del chitarrista Francesco Pavananda. Quanto ai Pretty Boy Floyd (che come detto inaugurano la stagione), va detto che sono una classica band hair metal formata in quel di Los Angeles nella seconda metà degli anni Ottanta. Sono conosciuti nel mondo per il loro glam rock ad alto trucco. La band si è sciolta una prima volta nel 1991, ma dal 1995 ha ripreso la strada dei concerti, producendo altri lavori discografici. Il più famoso resta il primo: «Leather Boyz With Electric Toyz» del 1989. Prevendite su www.mailticket.it.

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