Il sogno di Giorgia, ragazza volante appesa al suo cerchio

LA STORIA. Diciottenne di Seriate, figlia d’arte circense racconta le giornate intere nel tendone a Telgate. La svolta, avvenuta nel 2022, e il crescendo di successi.

Il suo sogno è stare in alto, in aria, vincere la forza di gravità, librare, lontana da tutti ma ammirata da tutti, sospesa nel vuoto, artista, atleta e acrobata da circo, appesa a un cerchio, a un trapezio, a un tessuto, sfidare l’equilibrio con il mono-ciclo, stare come una piuma accarezzata da zefiro lassù dove non arrivano tutti. Ma lei sì. Lei la ragazza volante. Studente di Liceo artistico, dopo lezioni, compiti e verifiche, passa il resto del tempo ad allenarsi. Al tendone. Va molto spesso al tendone, la sua casa dopo quella con mamma, papà, sorella e fratello a Seriate.

La ragazza volante

Il tendone è a Telgate negli spazi del centro sportivo comunale. Lì trascorre ore e sere ad arrotolarsi e srotolarsi col cerchio e nel cerchio aereo, ogni volta alzando l’asticella della difficoltà come quando, dopo una caduta a piombo, resta appesa per le punte dei piedi. Un’abilità non fine a se stessa ma certificata da risultati ufficiali in concorsi nazionali e internazionali, in diverse città d’Italia dove si celebra il rito delle arti circensi: equilibrismi, funambolismi, acrobatica, coreografie. Si chiama Giorgia, fa 18 anni il 26 agosto.

E dopo la maturità nel 2024 ha in programma un percorso universitario aderente alla sua passione per il girovagare aereo con funi, tessuti aerei, trapezio, cerchio, pertanto pensa alla laurea triennale per artisti di circo a Torino, e ai corsi di laurea al Dams (Discipline delle arti, musica, spettacolo) di Bologna.

Una passione di famiglia

La viscerale passione è il dna di famiglia, dove anche i genitori sono operatori circensi, titolari dell’associazione «Spazio Circo Seriate». Giorgia è cresciuta a casa e nel tendone, fra bolle di sapone, palline e clave da non far cadere, monocicli in cui eccelle, pallone e filo d’acciaio di equilibrismo, tessuti e attrezzi aerei. Giorgia ha aperto la strada alle gare perché nessuno prima di lei, in «Spazio Circo», aveva messo in gioco il proprio livello artistico e atletico nel confronto con altri.

Giorgia, fino ad allora dedita al monociclo e ai tessuti aerei, si innamora del cerchio aereo. Il 2022 è l’anno galeotto che infila Giorgia in un turbine di gare, manifestazioni, concorsi

Il coraggio di affrontare le gare è esploso nel 2022 con l’arrivo a «Spazio Circo» di Kaory Castellucci, insegnante di cerchio e trapezio diplomata presso l’Accademia d’arte circense di Verona, che ha lavorato con circhi professionistici. Ben presto si crea una magica intesa fra le due e iniziano allenamenti più particolareggiati. Giorgia, fino ad allora dedita al monociclo e ai tessuti aerei, si innamora del cerchio aereo. Il 2022 è l’anno galeotto che infila Giorgia in un turbine di gare, manifestazioni, concorsi.

L’esordio (con tutto il parentado in tribuna) è una Coppa Lombardia a Clusone. Giorgia è prima classificata. Giorgia e Kaory hanno creato una coreografia dedicata alla «Violenza sulle donne» in cui Giorgia, vestita di rosso, si diverte col cerchio e nel cerchio (l’uomo), ma le cose si incrinano, il cerchio non dà più felicità ma dolore, a fatica la donna se ne distacca e mette le scarpe rosse: ora è libera e felice. La prestazione positiva incoraggia a continuare e il 22 maggio Giorgia è a L’Aquila al campionato nazionale Csen e la sua «Violenza sulle donne» si classifica al secondo posto.

A giugno vince il campionato nazionale a Roma davanti alle brianzole Ferrari e Cecchinelli. A settembre, nel giardino del teatro Brancaccio a Roma, vince l’«Young Circus Festival» in duetto con Mattia Lunetta di Madone, con la coreografia di autoctona produzione «L’amore al tempo del Covid»: lei nel cerchio, lui in monociclo. A dicembre è in Coppa del mondo a Cinecittà Word, dove con la sempre più performante «Violenza sulle donne» sbanca la classifica e vince davanti alle bresciane Ferrigato e Gionta. A gennaio 2023, a Telgate, vince la fase provinciale di «Esploit» (concorso per artisti di circo) davanti a Pellizzari, e vince la fase regionale a Milano, alla Piccola Scuola di Circo; vince il regionale Fipas a Peschiera Borromeo osservata, in giuria, anche dal regista e scrittore Federico Moccia. Alla fase nazionale Fipas a Roma è sconfitta, solo quinta classificata. A maggio ad Ancona vince il concorso nazionale Csen con la nuova coreografia sui disturbi alimentari, musiche di Diego Zanoli.

«Voglio conquistare gli occhi di chi mi guarda»

«La gara mi fa sentire viva, mi dà un botto di adrenalina, mi riempie emotivamente, in competizione sono completamente me stessa, e spacco, voglio conquistare gli occhi di chi mi guarda – questo pensa e dice Giorgia –. Col mio cerchio voglio raccontare storie ed emozioni, voglio trasmettere qualcosa. Sfogo nel cerchio tutto quello che ho dentro, è un modo per liberarmi da tutti, è l’unico momento in cui mi sento a mio agio e sono felice, senza alcun’altra intrusa emozione». In ottobre c’è la Coppa Italia a Cesenatico, a dicembre la Coppa del mondo a Bologna.

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