Quasi un milione di immagini con la storia della città di Bergamo da digitalizzare: la biblioteca Mai si aggiudica i fondi Pnrr

Il bando. Approvati da Regione Lombardia, assegnati a tre progetti della Mai i fondi Pnrr per la digitalizzazione del patrimonio culturale lombardo.

È di pochi giorni fa la conferma dell’assegnazione alla Biblioteca civica Angelo Mai della possibilità di realizzare 961.500 immagini digitali grazie dei fondi del Pnrr dedicati alla digitalizzazione del patrimonio culturale lombardo. Il finanziamento sarà destinato alla realizzazione di tre progetti che si sono classificati ai primi posti delle rispettive graduatorie di assegnazione.

Il primo è «Bergamo: patrimonio inComune. Progetto di digitalizzazione della documentazione storica degli edifici di proprietà comunale (secc. XV-XX)». L’archivio storico del Comune di Bergamo, in particolare quello di Antico Regime, si caratterizza per la ricchezza della documentazione che, per alcuni oggetti, copre continuativamente un arco cronologico di più secoli a cavallo di più sezioni di archivio. Proprio questa documentazione attestante gli immobili di proprietà del Comune, oggetto di costante consultazione non solo da parte di studiosi e ricercatori ma anche del personale, specie tecnico, del Comune di Bergamo, sarà il cuore del progetto. In particolare riguarda: edifici pubblici (Palazzo della Ragione, Palazzo Nuovo, Palazzo della Cittadella…), cinta muraria (Mura oggi patrimonio Unesco e Muraine), porte di ingresso alla città, Lazzaretto, Fiera, ponti, mulini, botteghe, scuole, teatro cittadino, casa di Gaetano Donizetti, e altro ancora. Si stima che l’attività di digitalizzazione sia di circa 370.000 immagini (sezione Antico Regime n. 20.900 circa, Ottocento n. 21.700 circa, PostUnitario n. 327.400).

Il secondo è «BergamoMIA: Archivio storico del Consorzio della Misericordia Maggiore di Bergamo (1265-1797)». Fondata nel 1265 dal domenicano Pinamonte da Brembate, la Mia ebbe quale proprio fine la distribuzione di elemosine a poveri, religiosi, ospedali, infermi, il soccorso di confratelli ammalati nella città e nella provincia di Bergamo. Alle prime entrate derivanti da oblazioni in denaro e in natura e da multe agli eretici, seguirono, dalla fine del XIII secolo, oblazioni (per lo più legati di immobili) che consentirono all’istituzione la costituzione di un patrimonio stabile, oltre che l’acquisizione di un prestigio sempre maggiore. Dal 1449 la MIA amministra per il Comune di Bergamo la Basilica di Santa Maria Maggiore. L’archivio cartaceo, conservato presso la Biblioteca Mai dal 1912, è importante non solo per la storia della Mia ma anche per quella di Bergamo e del suo territorio, è formato da 5.054 unità datate dal 1265 a fine sec. XIX (faldoni, registri, volumi, atti singoli) e 12.001 pergamene datate dal 1148 al 1814. Si stima che l’attività di digitalizzazione sia di circa 574.000 immagini.

Il terzo, infine, è «Bergamoscritta: storia, musica e costume nel patrimonio manoscritto e a stampa della Biblioteca Angelo Mai (secc. XV-XXI)». Caratteristica peculiare della Biblioteca Civica Angelo Mai è la varietà e ricchezza dei fondi e delle raccolte. Tra queste ci sono: Giopì è un settimanale satirico nato a Bergamo nel 1894 che, con alcune interruzioni legate alle guerre e alle situazioni politiche del Novecento, ha continuato le proprie pubblicazioni fino ad oggi. Organo ufficiale del Ducato di Piazza Pontida, fondato nel 1924 come sodalizio di tradizioni, cultura, arte e folclore, la rivista, oggi quindicinale, è voce non soltanto satirica, ma testimonianza storico-letteraria della realtà locale legata alla lingua dialettale e alle tradizioni.

Oggetto del progetto, in accordo e con l’autorizzazione del Ducato di Piazza Pontida proprietario della rivista, è la serie che va dal secondo dopoguerra fino ad oggi (1945-2020). I numeri del Giopì dal 1945 al 2020 sono composti da circa 12.000 pagine (equivalenti alle immagini da generare)

C’è poi la raccolta degli Almanacchi conservata alla Biblioteca Angelo Mai composta da quasi 3000 titoli e da oltre 9000 annate. I titoli stampati a Bergamo sono stati oggetto dei progetti di digitalizzazione sostenuti da Regione Lombardia e pubblicati sul portale BDL fin dal 2011. Per completare la disponibilità in versione digitale di tutta la produzione bergamasca degli almanacchi conservati in Biblioteca, si procederà alla digitalizzazione degli 80 titoli rimanenti, per un totale di 172 annate, e corrispondenti a circa 5.500 pagine.

Per conoscere il patrimonio digitale della Mai e seguirne gli incrementi: https://www.bibliotecamai.org/patrimonio-e-cataloghi/biblioteca-digitale.

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