Sangiovanni fa tappa in piazzale Alpini

Nxt Station Il 19enne cantante veneto è passato da «Amici» a 21 dischi di platino e 5 d’oro: il successo è arrivato con la forza di un’esondazione. Dal vivo presenta soprattutto le 12 canzoni dell’ultimo disco, compreso il singolo «Scossa» che fa parte della colonna sonora dell’ultima stagione della serie tv Netflix «Summertime».

Appartiene alla cosiddetta «Generazione Z» e ne è perfettamente consapevole. Giovanni Damian, in arte Sangiovanni, è passato da «Amici» a 21 dischi di platino e 5 d’oro; ora è in tour e mercoledì fa tappa al «Nxt Station» di piazzale Alpini (inizio ore 20.30; ingresso 35 euro). Prima di lui sul palco sale il cantante bergamasco Andrea Bertè.

Prima di lui, sul palco Andrea Bertè

Sangiovanni è uno dei ragazzi pop più in vista del momento. Tra manifestazioni d’affetto e riconoscimenti altri, predilige una cosa sola: che la gente, i ragazzi, si ritrovino nella sua musica. Se la musica è una medicina per tanti, lo è anche per lui che ha affidato il successo al disco «Cadere volare». Concetto: paura di cadere, sognare di volare, senza farsi troppe illusioni. La musica, le canzoni salvano la vita, ma non eliminano le sofferenze, le leniscono un po’. Semmai c’è da imparare a gestire la caduta. È un pezzo di vita anche quella. Giovanni nel giro di poco si è trovato al centro di tante cose e della musica che piace ai ragazzi come lui. Si è sentito stimato da molti, detestato da alcuni. All’ultimo Festival di Sanremo ha cantato «Farfalle» per dimostrare che si possono appoggiare contenuti anche sulle ali della leggerezza.

Gestione difficile

Pur essendo tanto giovane è finito in psicoterapia per gestire meglio il presente, il successo che è arrivato con la forza di un’esondazione. Dopo il successo del tour nei club, con 11 date a maggio tutte sold out, Sangiovanni sta affrontando il «Cadere volare live 2022»: sedici appuntamenti estivi, in attesa di due speciali concerti autunnali: il 19 ottobre al Palazzo dello Sport di Roma, il 23 al Mediolanum Forum di Milano.

Dal vivo presenta soprattutto le canzoni dell’ultimo disco, in tutto dodici, compreso il singolo «Scossa» che fa parte della colonna sonora dell’ultima stagione della serie tv Netflix «Summertime». Non è il solo pezzo forte: all’inizio di giugno è uscito «Mariposas» featuring Aitana, la versione spagnola della hit triplo platino «Farfalle», pezzo presentato all’Ariston. Dopo quell’esibizione Sangiovanni ha cambiato look, ha deciso di darci un taglio e s’è rasato quasi a zero. Ora sembra decisamente più «urban». «Mi sento meglio con me stesso» ha detto in giro, spiegando che, così acconciato si sente decisamente più leggero. Ecco che la parola ritorna: leggerezza.

Ha cominciato a scrivere a 16 anni

Eppure Sangiovanni non è un tipo facile. Ha cominciato a scrivere canzoni quando aveva sedici anni. Da un giorno all’altro. Non sapeva a chi dire certe cose e allora ha messo in musica le parole. Il pezzo parlava del fatto che non c’era nessuno ad ascoltare, né di giorno, né di notte. A cambiargli la vita è stato l’incontro con un’amica di Madame, soliti giri Instagram. Conoscere la cantante gli è valso un salto nella consapevolezza. La prima casa discografica, poi «Amici», il successo di «Malibù». Nello scorso aprile è uscito il nuovo album che prova a mettere a braccetto cantautorato classico e pop urban. I pezzi sono più che altro suonati. Del resto Sangiovanni ha confessato più volte di guardarsi indietro per orientarsi, ispirandosi a Battisti, al Jovanotti che dice cose da cantautore pur essendo una vera e propria icona pop. A cosa aspiri oggi è presto per dirlo. In fondo ha meno di vent’anni e tanta strada ancora da fare.

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