Svolta digitale per il Museo della Cattedrale, da venerdì 30 aprile riapre al pubblico

Giovanni Berera: «Ci siamo chiesti come potevamo aiutare il pubblico a comprendere un sito archeologico, a immaginare le sue evoluzioni nei secoli». Si riparte con visite guidate, da prenotare un giorno prima nel weekend.

Svolta digitale per il Museo e Tesoro della Cattedrale, che da venerdì riapre al pubblico con un racconto ancor più ricco. «Ci siamo chiesti come aiutare il pubblico a comprendere un sito archeologico, a leggere e immaginare le sue evoluzioni nel corso dei secoli» – spiega Giovanni Berera, coordinatore dei Dipartimenti Educativi della Fondazione Bernareggi. «Abbiamo dunque messo in campo un percorso di accessibilità e valorizzazione del museo in chiave digitale, che riesca a comunicare in maniera accessibile ed efficace le storie che hanno caratterizzato questo luogo».

Il progetto è realizzato dalla Fondazione con il coordinamento della digital agency 2caffè e con la collaborazione di Tooteko, start up che opera sui temi dell’inclusione museale, e si è avvalso della consulenza scientifica di Saverio Lomartire, docente di archeologia medievale, e dell’arch. Giovanni Tortelli, che nel 2012 aveva seguito la musealizzazione dello scavo. Parliamo dunque di multimedialità applicata all’archeologia, nella consapevolezza che un sito come quello della Cattedrale parla «più di assenze che di presenze», chiedendo ai visitatori un grande sforzo immaginazione per visualizzare le tre fasi storico-architettoniche della sua evoluzione in quasi duemila anni di storia, dalle domus di epoca romana alla Cattedrale paleocristiana di San Vincenzo e alla successiva Cattedrale romanica, avvolte nella ricostruzione rinascimentale dell’architetto Filarete.

Dalla scansione in 3d di tutto il sito archeologico sono nati e sono fruibili da subito sia il modello audio-tattile pensato per ciechi e ipovedenti, sia il video, proiettato alle pareti del museo, che trasporta il visitatore all’interno dell’«infinito cantiere» della Cattedrale, per farlo assistere in diretta al nascere e crescere pietra su pietra, colonna su colonna, persino di quello che è stato il dato più inatteso emerso dagli scavi, ossia la presenza in età paleocristiana di una chiesa basilicale dell’inusitata dimensione di oltre quaranta metri di lunghezza, di cui viene proposta una suggestione ricostruttiva.

Sarà invece a disposizione del pubblico entro fine anno, una app che accompagnerà, come in una caccia al tesoro, all’esplorazione delle vicende storico-architettoniche del luogo, completando il racconto offerto da quanto portato alla luce dagli scavi archeologici e dagli oggetti esposti con suoni, immagini e video, e con rimandi dentro e fuori il museo. Dalla musica sacra medievale all’architettura, dalla storia alla liturgia: ognuno potrà ritagliarsi una visita personalizzata anche in base ai propri interessi e curiosità, utilizzando la app in preparazione della visita o per successivi approfondimenti.

Da domani il Museo e Tesoro della Cattedrale sarà visitabile con la formula che associa l’apertura alla visita guidata. I visitatori saranno accolti dalle guide della Fondazione Bernareggi e condotti in piccoli gruppi alla scoperta dello scavo e dei tesori d’arte esposti in museo. Si potrà accedere il venerdì dalle 15 alle 20, senza bisogno di prenotazione, e sabato, domenica e festivi solo su prenotazione, negli orari 11-12, 16-17.30 e 18-19. In questi orari la visita guidata sarà inclusa nel prezzo del biglietto e in particolare la visita delle ore 16 includerà il Battistero e il Coro della Cattedrale (prenotazioni all’email [email protected] entro il giorno precedente, o al telefono il venerdì dalle 15 alle 20, allo 035-219893).

© RIPRODUZIONE RISERVATA