Alla ricerca del silenzio con le guide a monasteri e santuari

«L’isolamento dei monasteri manifesta la loro essenza; è un rifiuto del mondo materiale, dei suoi ritmi e dei suoi valori». L’estate invita ad esplorare, a cercare un ritmo diverso, lontano dalla frenesia quotidiana, e proprio i monasteri possono essere luoghi ideali per trovarlo. Offre spunti di viaggio in posti suggestivi il reportage di Sarah Sands «Cercando il silenzio. Alla scoperta della pace interiore in 10 monasteri del mondo» (Mondadori Electa). Dal Giappone all’Italia, dalla Spagna all’Austria fino alla Grecia l’autrice propone un percorso di «esercizio spirituale» in cui sperimentare la pratica dell’ascolto, per fare spazio dentro di sé e imitare per qualche giorno la quotidianità delle religiose e dei religiosi. L’autrice scopre che il silenzio ha un potente potere di riparazione, sia che si tratti di alleviare lo stress sia di rimarginare ferite.

Traccia un itinerario di ricerca e di meditazione anche Claudio Pelizzeni ne «Il silenzio dei miei passi» (Sperling & Kupfer). Segue il Cammino di Santiago di Compostela associando ai duemila chilometri di strada da Bobbio a Finisterrae anche il voto di silenzio. Il suo obiettivo, piuttosto singolare, è quello di ritrovare «la purezza del viaggio», dando più importanza all’ascolto, agli incontri, alla natura. Sceglie di disconnettersi dal mondo virtuale per ritrovare sé stesso, l’essenza della vita, la capacità di apprezzare anche le piccole cose. Può essere letto infine come accompagnamento alle passeggiate nei boschi, a contatto con la natura, «Le montagne mi chiamano» (Piano B) di John Muir, scienziato, alpinista e inventore. Una raccolta di racconti e pensieri capaci di cambiare lo sguardo sul mondo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA