Lei è russa, lui ucraino: sposi a Suisio. La lezione di Anastasiia e Vitalij

La storia Sabato 26 marzo il matrimonio dei due, poco più che ventenni. «Non ci interessa la nazionalità, vogliamo la pace». La sindaca: prendiamo esempio da loro.

I loro due Paesi in conflitto, una guerra che ha messo l’uno contro l’altro due popoli che si chiamavano fratelli, ma alla fine l’amore vince sempre. E no, non è retorica: è la bellissima storia di Anastasiia e Vitalij, lei russa classe 1998, lui ucraino del 2000. Ieri mattina i due giovani si sono uniti in matrimonio nel Comune di Suisio: una notizia che infonde nei cuori di tutti la speranza di ritrovare la pace. Vitalij è a Susio da dieci anni. Prima abitava dalla nonna in Ucraina, quando suo padre, già in Italia da diversi anni, lo chiamò per lavorare nella propria ditta artigiana di cartongessisti a Susio. La maggior parte dei parenti sono anch’essi emigrati in Italia, mentre in Ucraina sono rimasti alcuni zii e la nonna. Vitalij ha conosciuto Anastasiia quattro anni fa, durante un viaggio di lavoro in Russia. Tra i due è stato colpo di fulmine, al punto che lei ha raggiunto subito Suisio per stare con il suo amato.

Le cose importanti

«Non mi interessa la nazionalità di Anastasia - afferma Vitalij -, per me l’importante nella vita è essere felici e in buona salute. Io non parteggio né per l’Ucraina né per la Russia: voglio solo la pace. Ho diversi zii nel mio Paese ed è triste vedere due popoli amici farsi la guerra». Nel pensiero l’Ucraina, ma nel cuore l’Italia: «Il vostro Paese mi ha dato tutto quello che ho, dal cibo al lavoro» conclude Vitalij. L’unione con Anastasiia è ancora più simbolica se si pensa che la pubblicazione del matrimonio risale a un mese fa, poco prima dell’invasione russa che ha originato il conflitto. Per le autorità e per gli abitanti l’evento è stato una sorta di «liberazione» dal peso dei tristi fatti delle ultime settimane.

La sindaca: «Per l’occasione abbiamo preparato delle bandierine da tavolo con i colori di Ucraina e Russia e gli sposi sono stati molto felici della sorpresa»

«In un periodo di dolore - sottolinea la sindaca Paola Pagnoncelli, che ha celebrato l’atto -, il matrimonio tra Anastasiia e Vitalij dimostra che pace e amore vanno oltre ogni confine e che basta davvero poco per andare d’accordo. Prendiamo esempio da questa unione per ottenere un bene più grande: la pace tra le Nazioni. Siamo inoltre felici che questa emblematica unione sia avvenuta in un comune di 3.800 abitanti. Per l’occasione abbiamo preparato delle bandierine da tavolo con i colori di Ucraina e Russia e gli sposi sono stati molto felici della sorpresa. Nella Messa di ieri sera anche il parroco don Filippo Bolognini ha voluto lodare questo matrimonio che, seppur civile, dimostra che l’amore di Dio vince sempre».

Il tema accoglienza

L’Amministrazione di Suisio, come altre realtà sul territorio, si sta adoperando per accogliere i profughi ucraini e dare loro casa, cibo e vestiario: «Con lo scoppio del conflitto - spiega il vicesindaco Edoardo Bertuetti -, abbiamo conteggiato il numero effettivo di residenti con cittadinanza ucraina nel nostro Comune: 17 persone, 7 famiglie in totale. In questi giorni abbiamo contattato queste persone con una lettera firmata dal sindaco per spiegare loro i passaggi in caso di accoglienza di amici e parenti in fuga».

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