Maddalena, decana della Bergamasca: 109 anni vissuti da «generala»

Carvico.Contraddistinta da una grande forza di volontà, Marchetti, che ha anche fatto la mondina, ha sempre amato la famiglia e il ballo. «Tenace e grintosa, in famiglia la chiamavamo tutti la “generala”». Ancora oggi non assume farmaci e non ha particolari malattie.

Maddalena Marchetti è la decana della Bergamasca. Ha 109 anni e vive Carvico, dove a fine novembre è stata festeggiata dai familiari e dal sindaco, Sergio Locatelli, che, assieme a un mazzo di fiori, le ha portato gli auguri di tutta la comunità. «È stato nuovamente un momento piacevole ritrovarsi con la decana di Carvico e la sua famiglia – dice il primo cittadino –. Ogni anno veniamo a farle gli auguri da parte dell’Amministrazione comunale e di tutti i carvichesi, ma quest’anno lo spirito è particolare, perché Maddalena è diventata anche la decana di tutta la provincia di Bergamo. Con lei ho passato momenti molto belli, ascoltando i suoi molti aneddoti e tante storie della sua vita trascorsa tra Cremona, Milano e Bergamo».

Ad accogliere il sindaco c’erano le figlie di Maddalena, Silvia e Giuseppina Bertulini. Maddalena Marchetti è nata a Offanengo (Cremona), dove i genitori erano contadini, il 22 novembre 1913. Il suo primo lavoro è stato a servizio presso una famiglia a Milano. Successivamente è stata mondina nei campi di riso durante la stagione della raccolta. Dal matrimonio con Luigi Bertulini nascono tre figli: Giuseppina, Gianfranco (deceduto) e Silvia. Nel 1954 la famiglia si sposta a Carvico su invito di un parente che abitava a Calusco e che lavorava alla Sacelit. Maddalena è una donna di casa, capace e con un’enorme forza di volontà. «Quando siamo arrivati a Carvico mia madre ha dato sfoggio della sua tenacia: aveva deciso di costruire una casa tutta per noi, che ancora oggi si trova in via Cave, ai piedi della collina del canto – racconta la figlia Silvia -. Per realizzare questo progetto ha fatto davvero di tutto, girando per non so quanti studi di geometri. Alla fine ce l’ha fatta. In famiglia la chiamavamo tutti la “generala”».

A Maddalena piaceva il ballo perché le ricordava i suoi anni giovanili, quando, dopo una dura giornata di lavoro nelle risaie, la sera, si ballava nell’aia e lei era dava sfoggio delle sue capacità. Alcuni anni fa un conoscente che suonava la fisarmonica alla casa di riposo di Villa d’Adda l’ha convinta a fare qualche danza. E Maddalena una volta scesa in pista si è scatenata nel ballo, provando nuovamente l’ebbrezza degli anni giovanili quand’era mondina. A 109 anni Maddalena non prende farmaci e non ha particolari malattie perché nella sua vita è sempre stata sobria in tutto. «La famiglia è sempre stato il suo punto fermo – conclude la figlia Silvia, che vive con la mamma e la sorella Giuseppina di 80 anni –. Per me, averla accanto, è una grande compagnia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA