Morto in moto, donati gli organi di Gabriele: «Altruista e sincero»

Capriate Incidente di sabato a Suisio, non ce l’ha fatta il ventisettenne. Tra un mese sarebbe diventato di nuovo zio. Venerdì 10 giugno i funerali.

«Nascerà tra un mese e si chiamerà Diana, un nome che piaceva così tanto a Gabriele». Sul sagrato della parrocchiale di San Gervasio, la sorella Alessandra Cornelli si accarezza il pancione mentre tiene a braccetto mamma Stefania. Il viavai in chiesa è continuo, soprattutto di giovani. «Abbiamo distribuito duecento fotografie di Gabriele, ne abbiamo fatte stampare altre 150 – racconta –: aveva davvero tanti amici, era amato da tutti».

«E lo sa, vero, che ha donato gli organi?», aggiunge orgogliosa mamma Stefania: «Cuore, reni e fegato. Del resto era un ragazzo sanissimo, ci teneva molto a stare in forma. Ultimamente non voleva mangiare né carne né pesce: solo frutta e verdura. A volte gli dicevo: Gabriele, così sei un po’ esagerato. E lui mi sorrideva: era così, amava la vita». Gabriele Cornelli è composto davanti all’altare: venerdì 10 giugno alle 15 San Gervasio gli darà l’ultimo saluto con i funerali (il feretro sarà poi tumulato nel cimitero di Capriate). Il 27 dicembre avrebbe compiuto 28 anni: il giorno prima della nipotina Susanna, alla quale era molto legato e che ne farà quattro. Avrebbe voluto diventare di nuovo zio anche di Diana, ma sabato sera a Suisio, mentre era in sella alla sua moto Suzuki 600 Gsr sulla Rivierasca, si è scontrato con una Toyota Yaris guidata da un trentottenne di Suisio, rimasto illeso e ora indagato per omicidio stradale. Un impatto violentissimo: Gabriele Cornelli era stato sbalzato di sella ed era ricaduto esanime sull’asfalto. Non si è più ripreso.

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