Salvò un giovane nel fiume Brembo: Ponte San Pietro ringrazia Anastasiia

Il gesto. Il Consiglio comunale ha conferito una benemerenza alla cittadina di origine russa che il 5 settembre scorso ha soccorso un 26enne nel Brembo.

Un plauso corale del Consiglio comunale di Ponte San Pietro al coraggio di Anastasiia Zuevich. Martedì 20 settembre il Consiglio infatti ha approvato all’unanimità la concessione della benemerenza alla cittadina 39enne di origini russe che abita nella cittadina, in via Garibaldi, per il salvataggio avvenuto lo scorso lunedì 5 settembre. La donna non ha esitato a tuffarsi nel Brembo per portare soccorso a un giovane 26enne in difficoltà nelle acque del fiume. La proposta è stata firmata dal sindaco Matteo Macoli e dai due capigruppo consiliari Giulio Valsecchi (lista Matteo Macoli Sindaco) e Michele Facheris (lista Tu per Ponte al Futuro).

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Una cerimonia ufficiale

Anastasiia, presente in sala consiliare con il compagno Daniele Verzeni e visibilmente commossa, dopo la votazione ha ricevuto un omaggio floreale dal primo cittadino. «Il riconoscimento proposto – ha spiegato il sindaco Macoli – oltre a rendere doverosamente pubblici i sentimenti di gratitudine da parte dell’intera nostra comunità, desidera precipuamente portare questo gesto all’attenzione della cittadinanza di Ponte San Pietro, e non solo, quale straordinario esempio di coraggio, generosità e altruismo. A seguito del voto favorevole e unanime dell’intero Consiglio comunale, provvederemo ad organizzare la cerimonia ufficiale per la consegna della medaglia e pergamena: con tutta probabilità si svolgerà all’inizio dell’anno nuovo, all’interno della manifestazione “Ponte Premia Ponte” durante la quale è tradizione consegnare onorificenze e borse di studio».

Il salvataggio in acqua

Lo scorso 5 settembre, poco prima delle 16.30, un giovane di origini senegalesi di 26 anni era stato visto attraversare il ponte di via Roma con un materasso per poi finire nel fiume Brembo. Attirata dalle grida di aiuto dell’uomo, Anastasiia non ha esitato e dalla scaletta della sua abitazione, che si affaccia sul fiume, si era tuffata raggiungendolo, riuscendo ad ancorarlo con i piedi e a farlo sdraiare sul materasso. Un salvataggio nel Brembo non è un’impresa facile: il fiume può infatti presentare correnti e mulinelli potenzialmente molto pericolosi. I mezzi di soccorso, sopraggiunti successivamente, avevano infine recuperato il ragazzo trasportandolo in ospedale dove è stato sottoposto alle cure idonee.

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