
La salute
Domenica 18 Maggio 2025
Anche l’agopuntura può essere d’aiuto contro la fibromialgia
LA MALATTIA. Il 12 maggio si è celebrata la Giornata mondiale della fibromialgia, condizione caratterizzata da dolore muscolo-scheletrico diffuso, affaticamento, disturbi del sonno e una maggiore sensibilità al dolore.
Questa malattia, che colpisce circa 2 milioni di persone in Italia, principalmente donne in età adulta, è spesso difficile da diagnosticare, perché condivide
sintomi con altre condizioni cliniche. Inoltre può diventare molto invalidante per chi ne soffre, soprattutto se non riconosciuta e quindi non trattata tempestivamente. Sebbene non sia ancora completamente certa la causa della fibromialgia, la tesi più probabile, secondo la medicina occidentale, è che alla base vi sia una disfunzione nei circuiti del dolore a livello del sistema nervoso centrale, spesso in presenza di una predisposizione genetica. Tra le terapie non convenzionali che si sono rivelate più efficaci per ridurne i sintomi, c’è l’agopuntura. Ne parliamo con la dottoressa Sara Zazzetta, geriatra dell’Unità di Riabilitazione Neurologica e del Centro VAMP del Policlinico San Marco, diplomata in agopuntura.
Dottoressa Zazzetta, come agisce l’agopuntura sulla fibromialgia?
«In Medicina Tradizionale Cinese la fibromialgia è vista come una sindrome dolorosa causata da un’alterazione del flusso dell’energia vitale, che non circola più come dovrebbe lungo i Meridiani che collegano i vari organi tra loro, ma si “blocca” provocando quindi dolore nei distretti corporei interessati. L’obiettivo dell’agopuntura quindi è alleviare il dolore, il sintomo più invalidante, ripristinando il flusso energetico attraverso la stimolazione di alcuni particolari punti collocati, appunto, lungo i Meridiani. L’agopuntura, attraverso l’inserimento di aghi sottilissimi in punti specifici del corpo, stimola il sistema nervoso, favorendo il rilascio di neurotrasmettitori quali endorfine e serotonina, sostanze chimiche naturali che aiutano a ridurre il dolore. Inoltre, può agire nella regolazione dei segnali di dolore inviati al cervello, modulando così la percezione e riducendo la sensibilità al dolore».
Ma può avere effetto anche sugli altri sintomi, oltre che sul dolore?
«Sì. L’agopuntura può avere effetti benefici anche sui sintomi che spesso sono associati alla fibromialgia, come affaticamento cronico, disturbi del sonno, disturbi dell’umore, tensione muscolare, mal di testa, problemi digestivi. In particolare l’agopuntura può favorire un sonno più profondo e rigenerante, contribuendo al recupero fisico e mentale; può alleviare la tensione muscolare, migliorando la circolazione sanguigna locale e promuovendo un rilassamento generalizzato; può aiutare a ridurre lo stress grazie alla sua capacità di regolare i livelli di cortisolo (l’ormone dello stress), promuovendo calma e benessere. In molti di questi casi l’agopuntura può rappresentare un valido alleato, contribuendo al miglioramento del benessere generale della persona».
Come si svolge una seduta di agopuntura? È dolorosa?
«In ogni seduta di agopuntura il numero di aghi infissi può variare da 10 a 20, a seconda delle necessità terapeutiche. L’infissione è poco dolorosa, a volte indolore, e le sedute durano circa venti -trenta minuti. I primi risultati si vedono già dopo le prime sedute, con il vantaggio che nel tempo i risultati tendono a diventare sempre più stabili e duraturi».
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