Caldo, afa e umidità: la pressione può diventare «ballerina»

Caldo intenso, afa e umidità, tipici dell’estate, causano debolezza e spossatezza. Ma non solo. L’innalzamento delle temperature aumenta anche il rischio di soffrire di improvvisi e repentini cali della pressione. Un pericolo che può riguardare non solo chi ha già normalmente la pressione bassa ma anche chi stanno seguendo una terapia per abbassare la pressione. Ne parliamo con il dottor Flavio Doni, cardiologo presso il Policlinico San Pietro e Smart Clinic Oriocenter.

Dottor Doni, quando si può parlare di pressione bassa?

«La pressione bassa o ipotensione si verifica quando la pressione arteriosa massima, ovvero quella sistolica, a riposo scende al di sotto dei 90 mmHg e la minima, quella diastolica, al di sotto dei 60 mmHg. Può presentarsi in forma acuta o cronica e può essere più o meno fastidiosa a seconda della gravità dei sintomi che l’accompagnano. In estate spesso dipende dal fatto che il caldo, unito all’umidità, produce degli adattamenti sul sistema cardiovascolare, causando in particolare vasodilatazione, cui in alcuni casi può seguire anche un aumento della frequenza cardiaca».

Con quali sintomi di manifesta?

«Generalmente questo disturbo si manifesta con vista offuscata, vertigini, debolezza, stanchezza, perdita di controllo muscolare, difficoltà nella concentrazione e, nei casi più gravi, svenimento o perdita di coscienza».

Oltre al caldo e all’umidità, quali sono gli altri fattori di rischio?

«Un episodio di ipotensione può verificarsi anche per effetto di un movimento brusco o uno shock, come ad esempio se ci si alza immediatamente dal letto o dalla sedia, ma anche per scarsa idratazione e carenza di sali minerali, spaventi improvvisi o stress«.

Cosa si può fare per prevenire problemi?

«È importante tenere la pressione sotto controllo. Chi già sa di avere la pressione normalmente bassa in particolare dovrebbe misurarla una o due volte a settimana e stare in allerta in caso di “sintomi campanello”, come debolezza, capogiri, nausea, senso di svenimento. Anche chi soffre di pressione alta e prende farmaci per abbassarla, però, dovrebbe fare attenzione e non sottovalutare la comparsa di astenia (stanchezza e debolezza): l’effetto del caldo, infatti, potrebbe rendere eccessivo il calo di pressione già ottenuto grazie ai farmaci. In questo caso è consigliabile chiedere il consulto di un cardiologo che, dopo una valutazione, deciderà se le dosi della terapia farmacologica normalmente assunta debbano essere rimodulate. Fondamentale infine è l’idratazione. Per quanto riguarda la dieta, è preferibile privilegiare cibi freschi come frutta e verdura, che sono ricchi sia di liquidi che di sali minerali. Ci sono poi le solite, ma fondamentali, regole: uscire nelle ore più fresche; utilizzare indumenti più leggeri e traspiranti; indossare copricapi».

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