Chiazze sparse sulla pelle? Attenzione alla «Pityriasis»

Dermatologia. È una malattia superficiale e benigna causata da un fungo. La cura prevede lavaggi con detergenti specifici e farmaci antimicotici.

Ci sono malattie che hanno nomi difficili. La Pityriasis versicolor, per esempio. Questa è una malattia della pelle diffusa ma non grave. Procura delle chiazze, possibile leggero prurito e lieve desquamazione. L’uso abituale di tessuti sintetici a contatto con la pelle o i cambiamenti ormonali la possono favorire. Per questo spesso colpisce in adolescenza o in età giovanile.

Si manifesta però anche in altre età, pure in quella pediatrica. La si riconosce più spesso dopo l’estate perché quando si perde l’abbronzatura le chiazze diventano più evidenti. Ce lo racconta il dott. Giambattista Manna, dermatologo in Politerapica Seriate. E comincia chiarendo che questa malattia si può arginare.

Pityriasis versicolor

È una patologia superficiale e benigna. Un’infezione provocata da alcune sottospecie di fungo chiamato Malassezia (già Pityrosporum) che di solito vivono sulla pelle, soprattutto sul cuoio capelluto, senza procurare problemi. Può succedere però che in alcune persone o in certe fasi della vita, questo fungo si moltiplichi in modo rapido ed esagerato e migri anche in sedi cutanee non abituali, provocando la malattia. Fattori favorenti possono essere il clima caldo umido così come la frequentazione di ambienti come le piscine. La sudorazione eccessiva, le pelli a maggior secrezione sebacea, i cambiamenti ormonali e il sistema immunitario indebolito possono essere fattori di rischio personali.

Sintomi

La Pityriasis versicolor può procurare i fastidi indicati sopra. Le chiazze si formano in modo prevalente su schiena, petto, collo e parte superiore delle braccia. Di solito sono rotondeggianti, dal diametro pari circa a quello di una moneta o meno, e possono essere di colore diverso: rosacee, brunastre oppure molto più chiare della pelle circostante.Età e tipo di pelle possono influire sul peso di questi fastidi sulle singole persone, precisa il Dott.Manna. Le chiazze, se grattate, possono presentare una leggera desquamazione simile alla forfora. La patologia non procura dolore e non è contagiosa. Il suo andamento potrebbe però essere cronico o recidivante con possibili effetti negativi sulla qualità della vita.

Diagnosi

La diagnosi è soprattutto clinica, cioè basata sulla semplice osservazione. Non sono necessari esami di laboratorio o strumentali: può essere formulata con una visita ambulatoriale dermatologica. Solo in alcuni casi, il medico potrebbe ricorrere all’osservazione con la lampada di Wood, utile quando si rendesse necessario distinguere tra patologie simili. Con la lampada si osserva la pelle utilizzando una luce ultravioletta che produce fluorescenze diverse sulla base del tipo di patologia. In caso di Pityriasis versicolor, le macchie esposte a questa luce appaiono giallo-verdi. Solo di rado può essere utile un esame al microscopio delle microsquame. Non è un esame invasivo. Si esegue raccogliendo del materiale di desquamazione dalla pelle, ad esempio con un nastro adesivo trasparente che viene osservato per individuare direttamente i filamenti o le spore del fungo.

Trattamento

La cura prevede lavaggi con detergenti a pH acido oppure contenenti disinfettanti o molecole farmacologicamente attive contro il fungo. Si impiegano inoltre farmaci antimicotici locali da applicare sulla pelle sotto forma di creme, lozioni o spray. Viene spesso raccomandato anche l’uso di uno shampoo antimicotico per ridurre la popolazione del fungo sul cuoio capelluto, che è il suo habitat più classico.

La terapia farmacologica per bocca è indicata solo in casi eccezionali, quando la malattia è molto estesa o in condizioni di specifica necessità. Il continuo ricorso a terapie orali è infatti generalmente sconsigliato.Nessuna terapia può garantire una guarigione definitiva con certezza. A volte, poi, la colorazione irregolare della pelle può rimanere a lungo anche dopo un trattamento efficace. Il trattamento contro il fungo, infatti, non è in grado di stimolare la produzione della melanina (il pigmento cutaneo), temporaneamente bloccata dal fungo stesso.

Prevenzione

Non si può prevenire in maniera rigorosa la Pityriasis versicolor perché dipende soprattutto da caratteristiche individuali. Alcune accortezze, però, possono aiutare a prevenire la ricomparsa dell’infezione nei soggetti a rischio: utilizzo ciclico di saponi o detergenti a pH acido e preferenza per gli indumenti di cotone anziché per quelli sintetici, soprattutto durante la stagione calda e anche in quella invernale, conclude il Dott. Giambattista Manna.

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