La sensibilità dentale non va in vacanza, ecco cosa c’è da sapere

PREVENZIONE. Con l’arrivo dell’estate, aumenta il desiderio di rinfrescarsi con una granita, un gelato o una bevanda ghiacciata.

Tuttavia, per molte persone, questi piccoli piaceri si possono trasformare in un dolore tanto intenso quanto improvviso.

La sensibilità dentale è un disturbo molto comune, spesso sottovalutato, ma che merita attenzione: non si tratta solo di un fastidio temporaneo, bensì di un possibile campanello d’allarme per problemi più seri. Si manifesta con una reazione dolorosa a stimoli anche lievi (freddo, caldo, sollecitazioni tattili o, nei casi più estremi, persino la sola aria aspirata) ed è legata all’esposizione della dentina, lo strato sotto lo smalto che racchiude le terminazioni nervose. Quando lo smalto si consuma o le gengive si ritirano, la protezione naturale del dente viene meno, lasciando la dentina scoperta e più sensibile agli agenti esterni.

Le cause possono essere molteplici

Spazzolamento troppo energico, utilizzo di dentifrici abrasivi, dieta ricca di acidi (come agrumi e bibite gassate), bruxismo, ma anche trattamenti odontoiatrici eseguiti in modo non corretto. Una gengivite non trattata può inoltre peggiorare la situazione, causando il ritiro gengivale e l’esposizione della radice dentale.

Rivolgersi al dentista

«Il primo passo è sempre quello di rivolgersi al dentista – spiega il dott. Luigi Pellegrino, Responsabile Centro Odontoiatrico Humanitas Medical Care a Bergamo – perché solo una valutazione professionale consente di escludere patologie più serie e individuare con precisione la causa della sensibilità. Nei casi più lievi, può bastare correggere le abitudini di igiene orale, ad esempio usando spazzolini e dentifrici specifici. Quando invece la situazione è più avanzata, si interviene con trattamenti mirati a base di fluoro, calcio o altre sostanze remineralizzanti, capaci di sigillare i tubuli dentinali esposti e ridurre così il dolore».

Prevenzione, l’alleata più efficace

«La buona notizia è che, nella maggior parte dei casi, la sensibilità dentale può essere gestita con semplici accorgimenti quotidiani – prosegue Pellegrino –. È fondamentale utilizzare uno spazzolino a setole morbide, limitare il consumo di alimenti e bevande acide, evitare lo sbiancamento fai-da-te e, soprattutto, non trascurare i controlli periodici e le sedute di igiene professionale».

Per godersi l’estate senza rinunciare a cibi e bevande refrigeranti, è fondamentale quindi ascoltare i primi campanelli d’allarme. La comparsa di fastidio in risposta al consumo di alimenti o bevande fredde non è da sottovalutare: potrebbe essere il primo sintomo di una condizione che richiede l’intervento di un professionista. Intervenire tempestivamente con una visita odontoiatrica consente di individuare la causa della sensibilità e di adottare le misure più adatte per proteggerla. Prendersi cura del proprio sorriso è il primo passo per vivere la bella stagione in piena serenità.

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