L’infermiere scolastico: risorsa per i ragazzi diabetici

UNA FIGURA BASILARE. È essenziale per garantire non soltanto la sicurezza degli studenti con diabete ma anche il loro benessere psicofisico e sociale.

L’adolescenza rappresenta una fase evolutiva complessa, che per i ragazzi con diabete diventa ancora più delicata. La gestione quotidiana della patologia si interseca con i naturali processi di crescita ed il bisogno di autonomia tipici di questa età. Nel contesto scolastico, l’infermiere emerge offrendo un supporto globale che va ben oltre la semplice assistenza clinica. Il percorso assistenziale inizia con un’accurata valutazione delle necessità individuali dello studente, coinvolgendo la famiglia, la scuola, il medico curante nella definizione di un piano personalizzato.

L’importanza dell’infermiere

L’infermiere scolastico garantisce quindi la supervisione delle procedure quotidiane - dal monitoraggio glicemico alla somministrazione di insulina - adattando il livello di competenza all’autonomia progressiva dell’adolescente. L’approccio è centrato sulla persona, caratterizzato dall’ascolto attivo scevro di agiti giudicanti. Questi elementi sono cruciali per costruire una relazione di fiducia con l’adolescente, che spesso vive con difficoltà la gestione della malattia cronica. L’infermiere cura ed instaura una relazione di ascolto dove l’adolescente esprimere liberamente i propri vissuti, le sue preoccupazioni, frustrazioni e timori.

I tanti punti chiave

Il non giudizio permette all’adolescente di comunicare anche comportamenti non ottimali nella gestione della patologia, facilitando la ricerca congiunta di soluzioni. Un aspetto fondamentale è la promozione di corretti stili di vita. L’educazione alimentare personalizzata aiuta lo studente a comprendere la relazione tra cibo e glicemia, superando l’approccio restrittivo per abbracciare una visione equilibrata dell’alimentazione. La promozione dell’attività fisica regolare, in collaborazione con gli insegnanti di educazione fisica, garantisce una partecipazione sicura alle attività sportive scolastiche. L’educazione alla gestione dello stress fornisce strumenti pratici per affrontare le pressioni quotidiane, incluse quelle scolastiche. La prevenzione sanitaria si estende al monitoraggio della salute globale, all’educazione sui fattori di rischio ed alla prevenzione dei comportamenti dannosi tipici dell’adolescenza. L’infermiere scolastico educa sui rischi specifici del fumo, dell’alcol e delle sostanze stupefacenti per chi ha il diabete, mantenendo un approccio non colpevolizzante che favorisce la richiesta di aiuto. Il collegamento con la rete territoriale rappresenta una funzione preziosa. L’infermiere si coordina con i servizi sanitari specialistici, facilita l’accesso ai servizi e mantiene la continuità assistenziale.

L’investimento in questa figura professionale si traduce in benefici a lungo termine per la salute e la qualità di vita degli adolescenti

Il supporto e la collaborazione con le associazioni di pazienti e dei gruppi di auto-aiuto permette agli adolescenti di confrontarsi con coetanei che vivono le stesse sfide, riducendo il senso di isolamento. La formazione del personale scolastico garantisce un ambiente sicuro anche in assenza dell’infermiere, mentre la sensibilizzazione del «gruppo classe» favorisce l’inclusione e il supporto dei compagni. Quando l’adolescente si sente compreso, supportato e coinvolto attivamente nelle decisioni che riguardano la sua salute, è più motivato a seguire le indicazioni terapeutiche.

Non solo sicurezza

L’infermiere scolastico, è essenziale per garantire non solo la sicurezza degli studenti con diabete ma anche il loro benessere psicofisico e sociale. L’investimento in questa figura professionale si traduce in benefici a lungo termine per la salute e la qualità di vita degli adolescenti, preparandoli ad affrontare con maggiore competenza e serenità la gestione della patologia nell’età adulta.

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