Ngs, il sistema per processare i tamponi verrà utilizzato contro il cancro

Non solo virus. È un sistema di analisi estremamente sofisticato e moderno, che nel periodo cruciale della pandemia è stato determinante per sequenziare un elevato numero di tamponi.

Ora l’innovativo sistema in dotazione dell’Asst Bergamo Est, installato nel laboratorio di Calcinate, accanto all’utilizzo per l’individuazione di varianti del Sars-Cov2 e per tenere sotto controllo eventuali emergenze epidemiologiche in caso di nuove pandemie, avrà una «vocazione» ulteriore: quello della individuazione della «firma» genetica di molte forme tumorali, in modo da ottenere una rapida indicazione sulle migliori terapie applicabili al singolo paziente.

E l’obiettivo, a partire dal 2023, non è solo quello di applicare l’utilizzo per i cosiddetti «marcatori tumorali» per l’utenza che si rivolge all’Asst Bergamo Est, ma di mettere a disposizione il servizio innovativo anche a tutto il resto del territorio bergamasco. «L’installazione di questa nuova strumentazione è frutto di una importante collaborazione tra pubblico e privato, con il determinante apporto del Distretto Rotary 2042 e di altri enti, in piena pandemia – sottolinea Annapaola Callegaro, direttrice del Laboratorio analisi dell’Asst Bergamo Est – . Questo nuovo macchinario in dotazione a Calcinate ci ha permesso di arrivare a processare fino a 2.500 tamponi al giorno e il suo utilizzo per fronteggiare la pandemia non si fermerà. Ma il sistema per il sequenziamento genetico di nuova generazione (Ngs, Next generation sequencing) che abbiamo a disposizione non può fermarsi qui. L’insieme di questa tecnologia di sequenziamento ha delle potenzialità enormi che vanno sfruttate al meglio e quindi l’obiettivo aziendale si concentrerà anche su quella che viene definita “oncologia molecolare”. Le apparecchiature di avanguardia che possiamo utilizzare, infatti, ci permettono di arrivare a individuare fino a 40 geni principali che possono essere alla base di tumori, in sostanza la “firma” che ogni tumore lascia e che quindi permette di individuare la migliore target therapy per ogni singolo caso».

Attualmente, quindi, nel laboratorio si stanno facendo prove di funzionamento e percorsi di validazione di protocolli per arrivare, a breve, a fare una sorta di «profiling» dei vari casi di tumore. «Non si tratta di procedure così scontate, se si tiene conto, peraltro, del fatto che queste nuove tecnologie ci consentono non solo di agire in modo molto più rapido, fornendo quindi agli oncologi e ai radiologi o ai chirurghi referti sulle biopsie dei vari tumori in tempi velocissimi, ma, appunto, di individuare anche in contemporanea fino a 40 geni principali: un grande vantaggio sia dal punto di vista dei costi clinici sia per una presa in carico più rapida dei malati in vista delle terapie, sia per cure sempre più performanti contro il cancro, visto che in base all’esito del sequenziamento della “firma” genetica emersa si potranno scegliere le terapie più adatte per i singoli tumori». L’individuazione, attraverso l’esame e il sequenziamento genetico del materiale che arriva delle biopsie, delle caratteristiche principali di tumori riguarda vari tipi di cancro, da quello alla mammella a quello al pancreas, dal tumore al colon al carcinoma polmonare e molto altro ancora.

«Secondo le prime stime di utilizzo della innovativa modalità di sequenziamento – continua Callegaro – noi contiamo di coprire i bisogni di almeno 300 pazienti l’anno, in particolare quelli afferenti all’Asst Bergamo Est, ma siamo certi di poter allargare le potenzialità, sempre entro il prossimo anno, anche fino a 500 pazienti all’anno, mettendo quindi questa nuova strumentazione di sequenziamento a servizio anche per altre Aziende sociosanitarie e strutture ospedaliere del territorio; questo anche perché il sistema Next generation sequencing, a differenza di altri macchinari in uso, ha una procedura automatizzata ed è quindi assai più rapido. Avere referti quasi in tempo reale, in caso di tumore, è fondamentale proprio per protocolli terapeutici costruiti sulle tipicità di ogni singolo paziente».

La «vocazione» originaria del sistema Ngs, comunque, non verrà abbandonata, anzi, semmai potenziata, conclude la direttrice del Laboratorio di analisi dell’Asst Bergamo Est: «L’utilizzo di questo sistema è stato cruciale e determinante nella lotta alla pandemia – rimarca Callegaro – . Finora per il sequenziamento di nuove varianti ci appoggiavamo, in virtù di una collaborazione ormai rodata, all’Istituto Mario Negri. Ma riteniamo che, a protocolli e validazioni concluse, sarà possibile diventare autonomi anche su questo fronte. Potremo studiare l’evoluzione del Sars-Cov2 attraverso il sequenziamento di varianti e sottovarianti in autonomia, e avere comunque a disposizione uno strumento di avanzata tecnologia anche nel caso malaugurato di nuove emergenze epidemiologiche».

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