Soffrite d’asma? Fate attenzione a conservanti e coloranti

L’asma si manifesta generalmente per la prima volta nell’infanzia, entro i 5 anni di vita.

Complice l’aumento di agenti tossici, inquinamento, polveri e acari, l’insorgenza di questo disturbo è sempre più diffuso tra i bambini, soprattutto tra chi vive nelle città più trafficate o nelle aree più industrializzate, tanto da essere considerato la patologia cronica più diffusa in età pediatrica. Ne parliamo con il dottor Renato Sambugaro, allergologo e pediatra che svolge la sua attività presso Humanitas Medical Care a Bergamo.

Dottor Sambugaro, perché si sviluppa l’asma?

«L’origine di questa patologia è sempre genetica, ereditaria; sulla sua intensità e gravità possono incidere vari fattori esterni tra cui la presenza di allergeni come il pelo di gatto o di cane, le polveri o i pollini, il fumo passivo di sigaretta, condizioni climatiche contraddistinte da umidità o aria fredda, raffreddore, sforzi fisici intensi o l’assunzione di alcuni farmaci come, ad esempio, l’aspirina».

Anche l’alimentazione può incidere?

«Sì, chi soffre d’asma deve evitare una serie di sostanze: solfiti, utilizzati come conservanti di frutta secca, pesce congelato e sottaceti; benzoati, conservanti di bevande non alcoliche; tartrazina, un colorante artificiale di caramelle, bibite, confetture e dolci confezionati. Prima dell’acquisto è bene che i genitori verifichino se sulle etichette degli alimenti sia segnalata la presenza di queste sostanze».

È possibile tenere sotto controllo l’asma bronchiale che compare in età pediatrica?

«E’ possibile; abbiamo a disposizione terapie in grado di garantire ai piccoli pazienti una qualità di vita uguale a quella dei loro amici non asmatici. Si tratta di interventi di tipo farmacologico, con corticosteroidi che vengono somministrati per inalazione e altri farmaci sintomatici che hanno la capacità di interrompere lo spasmo bronchiale. A partire dai tre anni di età, si può anche far ricorso alla terapia desensibilizzante sublinguale che prevede la somministrazione di piccole quantità di allergeni in gocce o compresse solubili da mettere sotto la lingua. Il principio adottato è quello dell’immunoterapia specifica che consente di sviluppare, in modo graduale e progressivo, una sempre maggiore tolleranza all’allergene alla base dell’asma; questa oggi è considerata l’unica cura in grado di agire sulla causa dell’allergia e non solo sui sintomi».

Un’asma non curata in età pediatrica può far insorgere problematiche aggiuntive?

«Quando l’asma non è curata a dovere le vie respiratorie si infiammano e tendono a restringersi, provocando una broncocostrizione che impedisce il passaggio dell’aria. L’ostruzione delle vie aeree è però per fortuna reversibile, per cui con un trattamento adeguato l’infiammazione si risolve e il flusso d’aria in entrata e in uscita dai polmoni tende a normalizzarsi».

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