Spesa farmaceutica in crescita: più 6% rispetto al 2021

SUPERATI I 34 MILIARDI. Nel 2022 la spesa farmaceutica nazionale totale (pubblica e privata) è stata nel 2022 pari a 34,1 miliardi di euro, in aumento del 6,0% rispetto al 2021, rappresentando un’importante componente della spesa sanitaria nazionale che incide per l’1,8% sul Prodotto Interno Lordo (PIL).

La spesa farmaceutica pubblica, con un valore di 23,5 miliardi, tiene conto del 68,9% della spesa farmaceutica complessiva e del 17,9% della spesa sanitaria pubblica, in aumento rispetto al 2021 (+5,5%).

La spesa a carico dei cittadini, comprendente la quota della compartecipazione (ticket regionali e differenza tra il prezzo del medicinale a brevetto scaduto e il prezzo di riferimento), l’acquisto privato dei medicinali di classe A e la spesa dei farmaci di classe C, è stata pari a 9,9 miliardi di euro, con un aumento del 7,6% rispetto al 2021. A influire su questo andamento sono stati l’aumento della spesa privata dei farmaci di classe A (+16,1%), l’incremento di spesa dei medicinali per automedicazione (+13,9%) e di quelli dispensati negli esercizi commerciali (+13,7%). Nel 2022 sono state consumate ogni giorno, in regime di assistenza convenzionata, 18 confezioni per ogni cittadino e 1140,6 dosi ogni mille abitanti (+0,9% rispetto al 2021). Nel complesso dell’assistenza territoriale, comprensiva di quella pubblica e privata, le confezioni dispensate sono state circa 1,9 miliardi, in aumento rispetto all’anno precedente (+3,5%).

Anche quest’anno si riducono le confezioni erogate in distribuzione diretta (-0,8%), mentre continua il trend in aumento di quelle erogate in distribuzione per conto (+3,8%). Le principali componenti della variazione della spesa farmaceutica convenzionata lorda evidenziano rispetto all’anno precedente una stabilità dei consumi di farmaci prescritti (+0,4% in termini di DDD), una lieve riduzione dei prezzi medi (-1,4%), collegata in parte ad un aumento di utilizzo di medicinali a brevetto scaduto e, infine, uno spostamento della prescrizione verso specialità più costose (effetto mix: +2,1%).

La Regione con il valore più elevato di spesa lorda pro capite per i farmaci di classe A-SSN è stata la Campania con 197,9 euro pro capite, mentre il valore più basso si registra nella PA di Bolzano (115,3), con una differenza tra le due Regioni del 71,6% .

Per quanto concerne i consumi, la Regione con i livelli più elevati è stata la Campania con 1.293,4 DDD/1000 abitanti die, mentre i consumi più bassi si registrano nella PA di Bolzano (843,8 DDD/1000 abitanti die). La spesa per i farmaci acquistati dalle strutture sanitarie pubbliche è stata di circa 15,0 miliardi di euro (253,6 euro pro capite), in crescita rispetto al 2021 (+8,6%), con un incremento dei consumi del 5,7%.

Le Regioni in cui sono stati riscontrati i valori di spesa più elevati sono la Campania (290,3 euro pro capite), le Marche (288,3); al contrario, in Valle d’Aosta (189,3) e nella PA di Trento (217,1) si rilevano i valori più bassi. L’incremento della spesa, rispetto al 2021, è stato registrato in tutte le Regioni, con le maggiori variazioni in Veneto (+13,7%) e nelle Marche (+12,1%).

© RIPRODUZIONE RISERVATA