Spirometria, un test semplice (e utile) come respirare

DA SAPERE. Un esame di semplice esecuzione e indolore che permette di valutare come funziona il nostro apparato respiratorio. È la spirometria.

Si tratta di un’indagine che può rivelarsi molto utile ad esempio in caso di problemi di asma, frequenti in questo periodo dell’anno anche in associazione alle allergie stagionali, oppure se si soffre di tosse persistente, come succede in chi fuma, o si ha una sensazione di costrizione toracica, respiro affannato o sibilanteMa come si svolge? Quando in particolare può essere consigliabile? Lo abbiamo chiesto al dottor Rodolfo Guarnieri, responsabile del Servizio di fisiopatologia respiratoria del Policlinico San Marco e pneumologo di Smart Clinic «Le Due Torri» e Oriocenter.

«Permette di calcolare la capacità dei polmoni di immagazzinare l’aria e di verificare se i bronchi sono liberi o parzialmente ostruiti, come in caso di broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) o di asma»

Dottor Guarnieri che cos’è la spirometria?

«La spirometria è l’esame che valuta il funzionamento del nostro apparato respiratorio. Permette di calcolare la capacità dei polmoni di immagazzinare l’aria e di verificare se i bronchi sono liberi o parzialmente ostruiti, come in caso di broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) o di asma, o se i nostri polmoni sono iperdistesi come nell’enfisema polmonare o ancora ristretti come nelle fibrosi del tessuto polmonare».

Quando può essere utile farla?

«Trattandosi di un test semplice e poco invasivo lo si può fare a tutte le età, anche nei bambini di 5-6 anni. È consigliabile sia se si è in salute e si praticano attività sportive intense, sia se si è già sofferto di episodi di dispnea, ovvero di problematiche e difficoltà respiratorie. Si raccomanda a tutti i fumatori, soprattutto a chi ha tosse e catarro. Infine, è l’unico esame che permette di diagnosticare la BPCO e l’asma».

Come si svolge?

«La spirometria viene eseguita respirando attraverso un boccaglio collegato allo strumento che registra volumi, flussi e altri parametri del respiro. Ne esistono però diversi tipi: la modalità di esecuzione sarà indicata dal tecnico al momento dell’indagine così da analizzare i diversi aspetti del funzionamento dell’apparato respiratorio. In linea di massima viene sempre eseguita una manovra respiratoria forzata in cui vengono rilevati volumi e flussi polmonari. Ulteriori approfondimenti sono possibili studiando anche parametri più complessi come il volume residuo e lo studio della diffusione alveolocapillare. In associazione possono essere indicati anche altri test che puntano a valutare la presenza o meno di iperreattività bronchiale come nel caso delle persone asmatiche. Apparati più complessi, presenti nei servizi di fisiopatologia respiratoria come il nostro, consentono quindi uno studio completo dei valori respiratori, indispensabili alla diagnosi e valutazione nel tempo di persone affette da patologie respiratorie croniche e non».

«La spirometria viene eseguita respirando attraverso un boccaglio collegato allo strumento che registra volumi, flussi e altri parametri del respiro. Ne esistono però diversi tipi: la modalità di esecuzione sarà indicata dal tecnico al momento dell’indagine così da analizzare i diversi aspetti del funzionamento dell’apparato respiratorio»

Bisogna prepararsi in qualche modo particolare?

«No, non è necessario. Se il paziente assume farmaci per patologie respiratorie, come broncodilatatori, dovrà chiedere al medico che prescrive l’esame se la terapia deve essere sospesa».

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