Stili di vita corretti per prevenire i tumori

Oncologia. Più di un terzo dei casi potrebbero essere evitati limitando l’uso di alcol e bandendo il fumo.

Recenti ricerche e dati hanno rivelato che più di un terzo dei tumori che colpiscono la popolazione del mondo potrebbero essere evitati se si mantenessero stili di vita corretti. Limitare il consumo di alcol, aderire ai programmi di screening, evitare il fumo così come uno stile di vita sedentario e un’alimentazione scorretta sono tutti comportamenti che possono prevenire lo sviluppo di un tumore. In occasione della Giornata Mondiale per la lotta contro il cancro del 4 febbraio, parliamo di prevenzione oncologica con il dottor Tommaso Martino De Pas, responsabile dell’Oncologia medica di Humanitas Gavazzeni di Bergamo.

Dottor De Pas, come possiamo diventare noi stessi artefici di un “corpo sano” riducendo i rischi di contrarre un tumore?

«Oltre 2000 anni fa un filosofo dell’antica Grecia insegnava come indirizzare i propri sforzi verso le cose che dipendono da noi, partendo proprio dal nostro corpo e dalla nostra salute. In effetti oggi, fortunatamente, abbiamo imparato che molto, anche se non tutto, è nelle nostre mani per riuscire ad avere un corpo sano. Per farlo abbiamo due armi a nostra disposizione: adottare uno stile di vita che riduca l’insorgenza di un tumore e aderire a programmi di screening che permettono, qualora un tumore dovesse svilupparsi, di diagnosticarlo precocemente così da avere le massime probabilità di sconfiggerlo radicalmente. Si tratta cioè di fare visite ed esami – parliamo ad esempio di pap test, mammografia, ricerca di sangue occulto nelle feci – che sono in grado di individuare un tumore nella sua fase iniziale».

Quali sono gli stili di vita che ci permettono di ridurre il rischio di ammalarci?

«Prima di tutto non fumare, non abusare nel consumo di alcol, mantenere un peso corretto e non ingrassare drasticamente in età adulta. A questo va associata un’attività fisica regolare e quotidiana che agisce positivamente su numerosi meccanismi, come il sistema endocrino, immunitario ed energetico, che aiutano a prevenire lo sviluppo di tumori. É stato infatti dimostrato che una vita non sedentaria riduce fino al 40% il rischio di insorgenza di un tumore al colon, seno, utero ed altri ancora».

Quanto conta l’alimentazione?

«Molto. È importante osservare una dieta costituita in gran parte da cereali integrali, frutta, verdura, legumi come fagioli e lenticchie. Da consumare con una certa attenzione è invece la carne rossa, come quella di manzo, agnello o maiale, mentre andrebbe quanto più evitato il consumo di carne lavorata, insaccati e i cibi cosiddetti fast food. Attenzione anche a un consumo eccessivo di alcol e bevande zuccherate».

Questi consigli di prevenzione valgono per tutte le patologie oncologiche?

«Sì, valgono per tutte. Ogni malattia, però, ha delle raccomandazioni aggiuntive. Prendiamo ad esempio il tumore al seno: importante è praticare l’autopalpazione. Si tratta di un’azione tanto semplice quanto importante nella diagnosi precoce, insieme allo screening mammografico. Per prevenire l’insorgenza di un melanoma maligno, vale a dire il un tumore della cute ad alta aggressività, il consiglio è evitare un’eccessiva esposizione al sole, l’abuso di lampade e letti abbronzanti, e utilizzare adeguate protezioni della pelle».

I dati dicono che le guarigioni di tumori sono in sensibile e costante aumento. Segno che gli appelli alla prevenzione stanno producendo il loro effetto?

«Sì, certamente ma non solo. Oggi disponiamo di terapie sempre più efficaci e in continua evoluzione che ci permettono di ottenere risultati sempre più positivi. È però un dato di fatto che tutte le terapie esistenti riescano ad avere un maggiore impatto quando la diagnosi è precoce. Per questo il consiglio per tutti è quello è di badare a sé stessi e ricordare che la nostra salute è nelle nostre mani».

© RIPRODUZIONE RISERVATA