
Da microscopiche gocce di cristalli liquidi attivi, formati cioè da un gran numero di elementi che consumano energia , si arriva ai materiali innovativi del futuro , che potrebbero costituire il punto di partenza ad esempio per realizzare t essuti artificiali che imitano quelli biologici , o micro-capsule per la somministrazione di farmaci in maniera controllata.
È la prospettiva aperta dallo studio internazionale pubblicato sulla rivista Nature Communications e guidato dall’Università di Edimburgo, che vede tra gli autori anche ricercatori italiani dell’Università di Bari e dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘M. Picone’ del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Roma. Gli autori guidati da Giuseppe Negro e Louise Head dell’Ateneo britannico hanno infatti svelato le proprietà di un nuovo tipo di materia soffice attiva , costituita da gocce di fluido contenenti una miscela di diverse sostanze .
“Se incapsulati in una goccia di fluido, questi cristalli liquidi attivi possono dare origine ad effetti sorprendenti – afferma Adriano Tiribocchi del Cnr-Iac, tra i ricercatori coinvolti – in grado, per esempio, di generare un moto spontaneo simile a quello di alcune cellule ”. Grazie a simulazioni al computer, i ricercatori hanno osservato che quando è presente una sola goccia, il movimento è influenzato dalla posizione della goccia stessa, mentre quando ci sono tante gocce il movimento diventa rotatorio , regolare e coordinato . “In questo secondo scenario – continua Tiribocchi – un ruolo cruciale è svolto dai difetti topologici, affascinanti oggetti matematici osservabili anche nella vita quotidiana, ad esempio nelle impronte digitali sotto forma di imperfezioni puntiformi, frutto dell’intersezione tra le linee dei polpastrelli”.
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