Osservato il risveglio esplosivo di una stella super-magnetica

Ixpe , la missione spaziale nata dalla collaborazione tra Nasa e Agenzia Spaziale Italiana, ha osservato per la prima volta il risveglio esplosivo di una magnetar , ossia una stella di neutroni dotata di un campo magnetico incredibilmente intenso e considerata tra gli oggetti più enigmatici dell’universo: quando una di queste stelle si attiva, può rilasciare fino a mille volte l'energia che emetterebbe normalmente, dando luogo a fenomeni fisici estremi ancora poco compresi.

Il risultato è riportato in due studi, uno guidato dall’Italia con l’Istituto Nazionale di Astrofisica, con la partecipazione anche di Università di Padova, Università di Roma Tor Vergata e Istituto Universitario di Studi Superiori di Pavia, e l’altro dall’americana George Washington University. Entrambi sono pubblicati sulla rivista The Astrophysical Journal Letters.

I ricercatori, guidati per la parte italiana da Michela Rigoselli dell’Inaf, sono riusciti a osservare in particolare la polarizzazione dei raggi X emessi dalla magnetar. La luce polarizzata è quella in cui le onde elettromagnetiche oscillano con un determinato orientamento, e non in modo disordinato come succede normalmente. Misurare come e quanto la luce è polarizzata offre indizi cruciali sulla sua origine e sull’ambiente che ha attraversato per giungere fino a noi, ed è quindi fondamentale per capire qualcosa in più sui fenomeni fisici che l’hanno generata.

La magnetar 1E 1841-045 , distante circa 28mila anni luce dalla Terra , ha sorpreso la comunità scientifica riattivandosi il 20 agosto 2024 ed è stata osservata da tutti i telescopi sensibili alle alte energie, compreso Ixpe. “È la prima volta che riusciamo a osservare la polarizzazione di una magnetar in stato di attività”, dice Rigoselli: “Ora sarà interessante osservare la magnetar una volta tornata allo stato di quiescenza, per monitorare l’evoluzione delle sue proprietà”.

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