Scienza e Tecnologia
Mercoledì 26 Novembre 2025
Parmitano, l'Europa sia pari ai Paesi che hanno accesso allo spazio per i loro astronauti
L’ Europa dovrebbe potersi sedere alla pari al tavolo dei Paesi in grado di avere accesso allo spazio anche per i loro astronauti : è quanto auspica l’astronauta Luca Parmitano dell’Agenzia Spaziale Europea. Lo ha detto a Roma, all’Istituto Affari Internazionali, a margine della serie di incontri AstroTak.
Pensare a breve termine a un sistema europeo in grado di far volare astronauti “è irrealistico perché la differenza tra un sistema di trasporto cargo e un sistema di trasporto umano è esponenzialmente più complessa . Non è possibile paragonare i due sistemi perché ovviamente l'accettazione del rischio varia tantissimo quando pensiamo che il contenuto è una vita umana”.
E’ invece realistico attendersi, ha proseguito l’astronauta, “un’ apertura di interesse da parte dei Paesi membri dell'Unione europea”, soprattutto alla luce degli sviluppi degli ultimi dieci anni, che accanto ai partner tradizionali dell’Europa spaziale, come Nasa, Canada e Giappone, hanno visto aperture verso altri Paesi, come India o Emirati Arabi Uniti. “Creare un'i ndipendenza anche per il volo spaziale umano – ha osservato l’astronauta – è una proiezione della capacità tecnologica di un Paese. In Europa abbiamo la capacità tecnologica, ma negli ultimi anni forse è mancata un po' di volontà politica”.
Per l’astronauta bisogna poi considerare che “non possiamo più contare sui partner tradizionali, e mi riferisco alle agenzie spaziali, quindi operatori di Stato” perché “adesso gran parte delle operazioni relative al volo umano è transitata nelle mani di operatori privati ”. E’ una transizione, ha rilevato, che “ha aperto gli occhi della nostra leadership su quanto sia importante per mantenere la possibilità di. esportare i nostri valori europei nel mondo e nello spazio. Mi riferisco – ha concluso - ai principi di cooperazione, difesa ambientale, sostenibilità: per poterli esportare anche nello spazio è importante che l'Europa possa sedersi da pari al tavolo dei grandi Paesi che possono avere accesso allo spazio”.
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