Branciaroli: «Shakespare? Ecco perché è impossibile da rappresentare»

L’INTERVISTA. Franco Branciaroli a Bergamo con «Il Mercante di Venezia», spiega perché la lingua italiana e i budget di oggi rendano praticamente impossibile rappresentare il più grande drammaturgo inglese.

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Franco Branciaroli torna a Bergamo con Il Mercante di Venezia di Shakespare, in una produzione imponente, opera congiunta di Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, del Centro Teatrale Bresciano e del Teatro de Gli Incamminati per la regia di Paolo Valerio. Sono addirittura 11 gli attori in scena, una rarità nel panorama teatrale italiano per un adattamento che vira più verso la commedia, esaltando il lato più ironico a discapito di quello più tragico.

Branciaroli è l’ebreo Shylock, che secondo le parole dell’attore milanese appare come realmente è: «non un usuraio, nel senso stretto del termine, ma semplicemente un moderno banchiere» che vive in una società, quella elisabettiana fortemente antisemita. Un ebreo che non risulta nè vittima nè carnefice, ma entrambi allo stesso tempo.

Ecco un estratto dell’intervista a Franco Branciaroli.

Tic Tac. Franco Branciaroli, ecco perchè Shakespare è impossibile da rappresentare. Video di Roberto Vitali

Scheda dello spettacolo

Il Mercante di Venezia con Franco Branciaroli, Piergiorgio Fasolo, Francesco Migliaccio, Emanuele Fortunati, Stefano Scandaletti, Lorenzo Guadalupi, Giulio Cancelli, Valentina Violo, Dalila Reas, Mauro Malinverno, Mersila Sokoli. Regia e adattamento: Paolo Valerio. Scene: Marta Crisolini Malatesta. Costumi: Stefano Nicolao. Luci: Gigi Saccomandi. Musiche: Antonio Di Pofi. Movimenti di scena Monica Codena. Produzione: Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Centro Teatrale Bresciano, Teatro de Gli Incamminati

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