Costa Volpino, investito da un furgone
Pensionato muore dopo nove giorni

Virgilio Martinelli investito il 16 gennaio da un furgone, mentre stava attraversando la strada. Il primo a soccorrerlo lo stesso conducente del veicolo.

Non ce l’ha fatta Virgilio Martinelli, il pensionato che lo scorso 16 gennaio era stato investito da furgone in via Nazionale a Costa Volpino: il settantenne è spirato domenica sera in ospedale a Bergamo dove era stato ricoverato dopo l’incidente. Le sue condizioni erano subito apparse molto gravi, ma l’uomo ha resistito altri otto giorni; poi il suo cuore ha cessato di battere e ieri la notizia si è diffusa in tutte le frazioni di Costa Volpino, dove Martinelli ha sempre vissuto. Aveva lavorato in passato come muratore e carpentiere in diversi cantieri in Italia e all’estero, anche in Africa negli anni in cui le imprese italiane erano titolari di grandi appalti pubblici, e da diversi anni si godeva il riposo della pensione. Trascorreva le proprie giornate in semplicità e anche la mattina di sabato 16 gennaio il programma non era diverso dal solito: due passi in paese, aiutato dalle stampelle, un po’ di spesa, quattro chiacchiere con gli amici e un saluto a tutte le persone che incontrava.

La dinamica

Quella mattina però, attorno alle 8, Virgilio Martinelli era rimasto coinvolto in un incidente stradale: mentre cercava di attraversare via Nazionale, era stato investito da un furgoncino Peugeot guidato da un 52enne del posto. Sul fatto indagano i carabinieri della stazione di Lovere che stanno ricostruendo l’esatta dinamica di quanto accaduto.

Per il momento, gli esiti dei riscontri effettuati dagli inquirenti non attribuiscono responsabilità dirette all’automobilista, che è stato il primo a dare l’allarme e a intervenire per cercare di soccorrere Martinelli. Il 112 aveva inviato a Costa Volpino un’autoambulanza con i volontari della Croce Blu di Lovere che avevano effettuato le manovre del primo intervento sanitario per cercare di salvargli la vita e poi lo avevano affidato alle cure dell’équipe medica arrivata nell’Alto Sebino con l’eliambulanza decollata da Bergamo e atterrata nella piazzola vicina al fiume Oglio. Il settantenne di Costa Volpino era quindi stato caricato a bordo dell’elicottero e trasferito d’urgenza all’ospedale «Papa Giovanni XXIII» dove era stato ricoverato in un reparto di rianimazione e dove ha lottato tra la vita e la morte fino a domenica sera, quando purtroppo è spirato.

Domani i funerali

La salma si trova ancora nella camera mortuaria dell’ospedale di Bergamo e da qui domani verrà trasportata per raggiungere la chiesa parrocchiale di Corti a Costa Volpino dove, sempre domani, alle 15,30 verranno celebrati i suoi funerali.

Considerata l’emergenza Covid 19, durante la cerimonia i partecipanti dovranno indossare i dispositivi di protezione individuale come le mascherine e mantenere il distanziamento interpersonale.

Virgilio Martinelli viveva da solo nella sua casa alla «piccola Russia» località nei pressi di Ponte Barcotto. Il settantenne era benvoluto da tutti: a piangerlo, oltre agli amici e ai conoscenti, i suoi familiari, in particolare i tanti nipoti che, una volta anziano, lo hanno assistito con cura e attenzione.

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