«Vespe samurai» contro i danni della cimice asiatica, lanci anche a Chiuduno

Agricoltura Giunto al terzo anno di attuazione, il piano prevede il rilascio di questo insetto nelle otto provincie lombarde dove maggiori sono stati i danni causati dalla cimice asiatica. Quest’anno un lancio interesserà anche la provincia di Bergamo.

Ci sono Bergamo e Chiuduno tra le aree in Lombardia in cui sarà rilasciato il Trissolcus japonicus, microimenottero, antagonista naturale della cimice asiatica, meglio noto come «vespa samurai». Giunto al terzo anno di attuazione, il piano prevede il rilascio di questo insetto nelle otto provincie lombarde dove maggiori sono stati i danni causati dalla cimice asiatica: alle originarie provincie di Sondrio, Brescia e Mantova sono state infatti aggiunte nel 2021 quelle di Lecco, Cremona, Milano e Pavia, e quest’anno un lancio interesserà anche la provincia di Bergamo. «La cimice asiatica - ha dichiarato l’assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Fabio Rolfi - ha già causati danni per centinaia di milioni di euro all’agricoltura italiana. In Lombardia vogliamo tutelare le filiere della frutta, pero e melo su tutte, e dell’olivo sia con investimenti sulle reti antiinsetto che attraverso la difesa fitosanitaria, sempre più centrale nelle politiche agricole del presente e del futuro anche a causa dei cambiamenti climatici».

La «vespa samurai» è grande meno di un millimetro, non è pericolosa per l’uomo in quanto si nutre di polline e nettare ed è in grado di parassitizzare le uova di cimice asiatica. Il servizio fitosanitario regionale della Lombardia ha coordinato e effettuato tutte le azioni previste dal piano nazionale. I monitoraggi effettuati dal Servizio fiitosanitario regionale prima e dopo i lanci del 2021 hanno evidenziato come la “vespa samurai” si stia insediando e inizi a dare un buon contributo al contenimento del parassita». Tra le zone dei lanci anche Chiuduno. «In realtà il focolaio - spiega il sindaco Mauro Nembrini - era stato individuato a Trescore, zona Cherio, a una decina di chilometri dal nostro paese. Lì le piante attaccate dalla cimice erano state tutte abbattute».

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