Addio al dottor Ferdinando Bialetti
«Tra i farmacisti, una vera istituzione»

Punto di riferimento per tanti colleghi, nonostante da alcuni anni non fosse più in prima linea, il dottor Ferdinando Bialetti, 85 anni, storico pilastro delle farmacie bergamasche, è mancato nella notte tra giovedì e venerdì. La recente e prematura scomparsa del figlio Alessandro ha certamente contribuito a provare il suo fisico.

Ferdinando Bialetti, laurea in farmacia nel 1959 a Pavia, ha ricoperto numerosi incarichi, da presidente di Federfarma Bergamo a presidente dell’Ordine dei farmacisti fino al 2011 per ben 5 mandati consecutivi.

«Lascia un vuoto incolmabile – sottolinea l’attuale presidente dell’Ordine, Ernesto de Amici -. Era sempre un piacere telefonargli per chiedergli un parere, un confronto sulle tante tematiche legate alla nostra professione. Mancherà a tutti noi soprattutto la sua grande capacità di individuare, tra posizioni che si contrapponevano, quello che poteva essere il punto d’incontro. Aveva la rara capacità di far emergere gli aspetti che univano le persone piuttosto che quelli che le dividevano. E questa è una caratteristica delle persone dotate di un’intelligenza diversa. Una persona disponibile sia professionalmente sia umanamente e sempre in prima linea per la nostra categoria».

Ferdinando Bialetti, con la moglie Giuseppina Novella, anche lei farmacista, dopo aver preso in affitto una farmacia a Ziano Piacentino, approda alla farmacia di Serina per condurre poi, dal 1979 e fino alla fine degli anni ’90, la storica farmacia di Borgo Palazzo, ora guidata dalla figlia Michela. Bialetti è ricordato da tutti per le numerosissime iniziative messe in campo per i farmacisti e per i tantissimi convegni organizzati nel tempo. «Ho avuto la fortuna di conoscerlo nel 1995, quando iniziai a muovere i primi passi nel sindacato – ricorda Giovanni Petrosillo, presidente di Federfarma Bergamo -. È sempre stato un punto di riferimento per tutti, anche per il suo grande equilibrio e la sua saggezza. Era un collega pieno di idee e di iniziative. Ricordo quando mise in campo il progetto di revisione della pianta organica delle farmacie bergamasche. Un lavoro importante che poi si è rivelato estremamente utile quando vennero indetti i successivi concorsi».

Ferdinando Bialetti non mancherà di essere ricordato anche a Serina, e non solo come farmacista, ma soprattutto per il suo impegno a scuola. Nel 1964, quando venne istituita la scuola media dell’obbligo, in paese mancavano infatti insegnanti e il sindaco, che era anche preside, gli chiese di fare il docente di matematica e scienze, come supplente. Divenne poi preside della scuola e successivamente diresse la scuola di Cisano e anche quella della Celadina.

«Mio papà, forse proprio in virtù di questo suo passato da insegnante, sapeva giocare con i suoi nipoti – racconta la figlia Michela -. Aveva l’approccio giusto e sapeva farli divertire con le cose semplici. Da quando si era ritirato a vita privata, i suoi nipoti - Alberto, Giorgia e il piccolo Tommaso - erano la sua ragione di vita. Era un uomo di cuore e anche un gran burlone, sempre pronto a stare in compagnia con la battuta pronta. Era la colonna di casa, il punto di riferimento certo per tutti noi».

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