Boom di cicloturisti in Valle Brembana, svedesi in prima fila

IL FENOMENO. Agenzia di Goteborg ne porta a centinaia sulla ciclovia e sui sentieri: «Le Orobie per loro il top».

Dalla Svezia per scoprire le Orobie in e-bike. A quanto pare è un boom di presenze, grazie anche a una piccola agenzia turistica con sede a Göteborg.

Svedesi ma anche altri stranieri e, ovviamente italiani. Per scoprire la Valle Brembana attraverso la pista ciclabile e poi sui sentieri delle Orobie (con le e-bike, le biciclette a pedalata assistita che hanno conosciuto un boom in questi ultimi anni). Si parte da Bergamo, o da Almè o ancora da Zogno. Fin su a Piazza Brembana, per 30 chilometri. Ma tantissimi sono poi i percorsi che ormai si possono fare senza troppa fatica grazie alle bici a pedalata assistita, sui sentieri delle Orobie, verso i rifugi o altre mete raggiungibili da strade sterrate, sentieri e mulattiere.

La tour operator svedese

In prima fila, tra gli stranieri, in questo cicloturismo alla scoperta della valle, gli svedesi. Merito di Sara Grittyng, titolare di una piccola agenzia turistica di Göteborg. Arrivata qua forse per andare verso le Dolomiti ha conosciuto la Valle Brembana e se n’è innamorata. Tanto da prendere casa (per otto mesi l’anno) ad Antea di San Pellegrino. Qui ha fissato il suo quartier generale dove organizza i tour dei suoi concittadini, facendosi accompagnare da Claudio Locatelli, presidente delle Guide mountain bike della Valle Brembana.

Che guida Sara e i suoi clienti in giro per l’alta Valle Brembana, ma facendo anche itinerari ben più lunghi, dai laghi, oppure come quello che è partito da Santa Caterina Valfurva, in Valtellina, ed è arrivato appunto fino alla Valle Brembana.

«Le nostre montagne - dice Locatelli - piacciono tantissimo. In Svezia non ci sono molti rilievi. Sara, anziché portare i suoi clienti sulle montagne più conosciute in Italia, le Dolomiti, ha voluto provare da noi. Si è innamorata della nostra valle, qui abita otto mesi all’anno e promuove la nostra terra». In particolare la possibilità di scoprire le montagne in sella alle bici con pedalata assistita (le e-bike). «È un turismo che funziona - dice Locatelli - Arrivano piccoli gruppi, non più di una quindicina. Anche perché sui nostri sentieri difficilmente ci vedrei gruppi più numerosi».

Grazie all’agenzia di Sara la Valle Brembana è stata pubblicizzata sulle riviste di settore svedesi. In valle, dalla Svezia, sono arrivate, al seguito, anche alcune testimonial per la Specialized, l’azienda americana che produce biciclette. Stagione turistica per le e-bike in montagna che è andata avanti per tutta l’estate e potrebbe proseguire anche a ottobre, ma con alcune difficoltà. «A volte non riusciamo a trovare disponibili più di dieci e-bike insieme - continua - dobbiamo magari noleggiarle fuori provincia. Ci sono tanti punti noleggi, ma i più ne hanno tre o quattro». Noleggio che, però, per alcuni negozi, è stato in calo in questa estate. Come a Piazzatorre, gestito dall’Asd: «Un calo di clientela del 20-30% - dice Mauro Boschi -. C’è stato il boom e tutti la volevano provare, molti ora se la sono acquistata».

«A ottobre, poi, a volte diventa difficile trovare qualche rifugio aperto, a volte anche i ristoranti, che magari aprono solo nei fine settimana, anche per la carenza di personale», conclude Locatelli. Ma questo è un problema per tutto l’anno.

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