I big dello sci a San Pellegrino: un documentario ripercorre l’età d’oro - video

La pista del sole Da Jean Claude Killy a Gustav Thöni. Nella cittadina termale si sciava d’estate negli anni Sessanta grazie a una pista di plastica. Durò poco, ma entrò nel mito di quegli anni. Ora un documentario ricavato dai vecchi filmati ripropone quella stagione. La proiezione sabato 11 giugno.

Sulle alture di San Pellegrino si sciava: arrivarono addirittura i più grandi campioni dello sci mondiale degli anni Sessanta, da Jean Claude Killy a Gustav Thöni. Per sciare soprattutto d’estate, perché non si sciava sulla neve, bensì sulla plastica. Durò poco - cinque, sei anni - il sogno di una pista perenne per lo sci. A ideare e gestire la «Pista del sole» fu Francesco Nicola Cima, appartenente a una famiglia di industriali della carta di San Giovanni Bianco. Eppure - come dice lo stesso Cima - fu una «ventata di giovinezza per San Pellegrino». La pista ebbe una eco internazionale, perché struttura assolutamente all’avanguardia per l’epoca. Finì presto, però: era adatta all’agonismo e alla didattica, poco per il turista.

Quel sogno oggi rivive grazie a Michelangelo Oprandi, guida alpina di 56 anni, di San Pellegrino, appassionato di musica e video, che, tra i rudere del vecchio centro sportivo sopra la cittadina termale, dove la pista era allestita, ha recuperato vecchi filmati, e ha quindi intervistato Francesco Cima. Ne è nato un docufilm di 40 minuti che sarà proiettato per la prima volta sabato 11 giugno alle 21,30 sul viale di San Pellegrino (in caso di maltempo al teatro dell’oratorio, l’organizzazione è a cura di Associazione culturale Valbrembanaweb con il patrocinio del Comune).

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